Puledri, pecore e vitelli sbranati dai lupi

 

 

 

 

Tornimparte, un allevatore protesta: i risarcimenti previsti sono poca cosa rispetto ai danni patiti
Puledri, pecore e vitelli sbranati dai lupi
L’AQUILA Si avvicina la stagione fredda che coincide con una maggiore presenza e avvistamenti di lupi anche in zone molto vicine alla città. L’allarme viene dato da un allevatore di Tornimparte, Alvano Paolelli il quale segnala una scorribanda di un branco di lupi ai suoi danni nella zona di Castiglione. «Nel giro di pochissimi giorni», dice l’allevatore, «i lupi hanno ucciso due miei puledri. Che si tratti di lupi non c’è alcun dubbio visto che ho chiamato il veterinario Asl il quale ha certificato che si tratta, per l’appunto, di un’incursione fatta da dei lupi. Si tratta di puledri che avrei portato presto all’imminente Fiera di Tornimparte e, purtroppo, non s e ne farà nulla. Ma non è tutto qui visto che in un recente passato altri lupi mi hanno ucciso altri puledri». «Il problema è anche economico», dice, «in quanto è vero che noi allevatori veniamo rimborsati quando riusciamo a provare che l’uccisione è stata fatta da animali selvatici ma si tratta di pochi spiccioli in relazione alla perdita effettiva». Ma le incursioni dei lupi sono sempre più frequenti. Infatti giorni fa sono stati sbranati nella zona di Sassa delle pecore e un vitello. Altri avvistamenti ci sono stati anche a Poggio Picenze e nella zona di Sant’Eusanio, ovvero paesi dell’aquilano che sono molto distanti dalla zona dove opera Paolelli, segno che questo animale, per quanto giustamente protetto, è ormai ovunque e pare allontanato il rischio di estinzione. Ma questa giusta politica ha un prezzo per chi svolge certe attività che deve essere risarcito meglio. L’allevatore, che si fa portavoce anche di altre persone che operano nello stesso settore, dice che oggi stesso andrà da un legale per vedere se esiste la possibilità di avere un ristoro maggiore rispetto quello che le leggi prevedono. «Solitamente», aggiunge l’allevatore, «i lupi quando vedono l’uomo si allontanano ma, per quanto mi risulta, ve ne sono altri che sono assai più pericolosi. Per cui occorre fare attenzione. E non si tratta, a scanso di equivoci, di cani inselvatichiti». Giusto a livello di curiosità c’è chi ricorda la presenza di lupi in centro storico. Avvenne 52 anni fa dopo una nevicata che tenne in ginocchio la città per settimane

- da Il Centro -

 



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