Casette dei privati, caccia agli abusivi

Continuano a spuntare come funghi i manufatti in legno proliferati dal post sisma. Solo le casette regolari, ossia quelle di cui i proprietari hanno dato comunicazione, sono 674. Il problema è che forse sono altrettante, o magari il doppio, quelle abusive. La questione è stata sollevata ieri dal presidente della commissione Garanzia e Controllo, Enzo Lombardi che ha fatto il punto con il dirigente comunale Vittorio Fabrizi. Quest’ultimo ha annunciato che sarà presto sottoposta al Consiglio comunale una delibera che pone uno stop alla realizzazione dei manufatti temporanei annullando il precedente provvedimento che consentiva la realizzazione di abitazioni provvisorie ai proprietari di case danneggiate dal sisma per un massimo di tre anni. Subito dopo scatteranno i controlli. Come base di partenza sarà utilizzato un rilievo fotogrammetrico, da effettuare nei primi mesi del 2011, che sarà messo a confronto con un rilievo aereo precedente della città al fine di scovare tutte le nuove abitazioni e incrociando ciò con i dati delle comunicazioni di manufatti pervenute in Comune. Nella sola città dell’Aquila le casette regolari sono 261; 165 sono ubicate nell’area di Paganica, Bazzano e Onna; 101 sono nella zona di Pianola, Monticchio e Bagno; sono 50 a Sassa; 36 ad Assergi e Camarda; 26 a Preturo e 7 ad Arischia. Secondo il consigliere comunale Pdl Franco Mucciante «è necessario scovare le opere abusive e riportare l’ordine. Inoltre è giusto che chi vive in queste case paghi la Tarsu come tutti gli altri cittadini».



Condividi

    



Commenta L'Articolo