Roio, avanti con i giovani consiglieri

 

 

 

 

Con l’elezione dei consigli territoriali si è data voce alle periferie e ai quartieri della città. Il marchingegno elettorale, volutamente “frammentario”, affinché fosse dato spazio a diverse tipologie di candidati, non ha scoraggiato i cittadini che hanno sentito questo richiamo alle urne come un volersi riappropriare delle loro prerogative consultorie che nel 2012 gli erano state sottratte con l’abolizione delle circoscrizioni. A Roio, nei seggi ubicati in una piccola casetta di legno posta accanto ai Map di Santa Rufina, pur se non si è raggiunta la soglia del 50% dei votanti, è stata registrata la più alta percentuale di affluenza alle urne del comprensorio. E non è un caso. Roio c'è, e vuole dire la sua. L’altopiano roiano, una delle realtà del circondario aquilano che ha subito i maggiori danni dal terremoto, non ha riscontrato quella giusta attenzione che gli era dovuta (al di là degli ovvi problemi legati alla ricostruzione), soprattutto dopo aver visto naufragare iniziative che avrebbero contribuito a uno sviluppo socio economico della vallata (realizzazione del plesso sportivo in località “prato de Palitti”, ultimazione dell’ex casa dello studente a Roio Piano, riqualificazione della “Pineta” e delle relative strutture, operatività dei centri aggregativi realizzati dalla Caritas). Da non dimenticare, poi, in prospettiva, di aprire un dibattito sul futuro utilizzo dei Progetti Case e dei Map alla luce delle nuove emergenze sociali sopravvenute che in qualche modo potrebbero deviarne una auspicabile destinazione d'uso in ambito universitario, non lesinando, però, nel riservare spazi alle fasce più deboli, anziani soprattutto, e alle associazioni culturali e di volontariato. Unico neo, se vogliamo, è stato quello di non indire un’assemblea prima della consultazione elettorale con il fine di conoscere meglio i candidati e valutare le loro proposte. Ma tant’è! L’impegno comunque premia, e l’elezione a presidente del giovane ventitrenne Giovanni Sfarra, allievo dell'istituto di cinematografia di L'Aquila, seguito dal buon piazzamento dei suoi diretti “competitor” (Matteo Totani e Margherita Paoletti) alla più alta carica rappresentativa, ne è un esempio. Una maggior incidenza nella tornata elettorale l’hanno avuta Roio Poggio e Santa Rufina che grazie anche ai nuovi insediamenti sorti dopo il terremoto hanno potuto attingere a un bacino elettorale più ampio. Si apre, dunque, una nuova fase in cui non saranno più solo i singoli cittadini a proporre iniziative e a tutelare i quattro borghi della vallata, ma giovani democraticamente eletti, dai quali, avendone ricevuto delega, ci si aspetta impegno, oltre che l’acquisizione, nel tempo, delle giuste competenze amministrative per poter dialogare alla pari con gli organi legislativi ed esecutivi del Comune. Dall'entusiasmo e dalla buona volontà che traspare dai più si buon ben sperare. Largo ai giovani, dunque!

di Fulgenzio Ciccozzi



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