I Cameristi dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese al vernissage della mostra I Canti della Terra


 

 


Giovedì 22 ottobre alle ore 18.00 a Palazzo Fibbioni, a L’Aquila, in occasione del vernissage della mostra I Canti della terra di Sebastiano A. De Laurentiis, si terrà un concerto de I Cameristi dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese con reading di poesie, il cui programma è concepito in relazione alle suggestioni offerte dalle opere di De Laurentiis. L’attrice Franca Minnucci leggerà una sua scelta di brani di autori classici del Novecento come Salvatore Quasimodo, Pablo Neruda, Cesare Pavese, cui saranno accostate le poesie di due giovani autrici, Svetka Šmitran e Chiara Coppa Zuccari.

La parte musicale offre all’ascolto brani di Samuel Barber, Claude Debussy, Béla Bartók, che saranno eseguiti dalla formazione cameristica dell’orchestra d’archi, particolarmente adatta allo spazio raccolto del Salone al primo piano di Palazzo Fibbioni, connotato dallo straordinario soffitto ligneo dipinto alla fine del sedicesimo secolo per Giovambattista Fibbioni.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
I Cameristi dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese saranno poi ospiti anche del finissage che si terrà martedì 3 novembre 2015 alle ore 18,00.

Per l'ISA è un grande onore esibirsi in questa occasione speciale di ritorno all’attività in un luogo simbolo della città, la sede del Comune, in un palazzo storico di pregio il cui recupero, insieme a quello di altri restauri in corso, restituisce all’Aquila il suo profilo originario.

L'occasione è particolarmente gradita perchè la musica dell'ISA accompagnerà la mostra "I canti della terra" che propone per la prima volta al pubblico aquilano le sculture e le opere grafiche di Sebastiano A. De Laurentiis, esponente ai massimi livelli dell’arte abruzzese impegnato in un costante e costruttivo confronto artistico con lo straordinario paesaggio della sua terra, il territorio abruzzese nel comprensorio dei fiumi Sangro e Aventino, ad est della Maiella, l'alta montagna dell'Appennino recepita dalle popolazioni come una sorta di grande madre.


LA MOSTRA

Manifesto dell’esposizione è "Scultura" realizzata nel 1965. Nell'opera “le uova rinserrate nel duro e spinoso filo di ferro... con esso si difendono e da esso vengono brutalmente mortificate. Tra pietà e dolore, tra protesta e sofferenza” (L.Tundo in Arte e Poesia).

Le grafiche esposte nel percorso della mostra testimoniano la padronanza della tecnica incisoria, in particolare l’acquaforte, che l’artista ha approfondito e perfezionato dopo l’incontro a Roma nel 1964 con Maurizio Calvesi, allora direttore della Calcografia Nazionale. Particolarmente notevoli le incisioni a più strati appartenenti alla serie i Muri d’Italia, un singolare documento della protesta post sessantottina. Negli altri raffinatissimi cinque fogli incisi già affiora invece l'amore per la Natura che dagli esordi giunge fino ai "Canti della terra", l'opera più recente di De Laurentiis.

In mostra, oltre alle opere acquistate nel 2012 per la sezione Arte Contemporanea del Museo Nazionale d'Abruzzo grazie al contributo della competente Direzione Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, sarà possibile godere, attraverso una videoproiezione, delle immagini delle tante opere che De Laurentiis ha realizzato nel tempo, al fine di ridisegnare i percorsi di ricerca culminanti con "I canti della terra”. Catalogo a cura di Lucia Arbace, con testi di Lucia Arbace, Leo Di Loreto, Lucia Zappacosta, edito da Artstudio Paparo.


 



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