Folla e commozione a Colle Sassa per i funerali di Fischione morto nell’incidente con l’elicottero

 

 

 

Con una mesta cerimonia la comunità di Colle Sassa ha salutato ieri pomeriggio Gino Fischione, il colonnello dell’Aeronautica pilota di elicotteri morto in un incidente aereo nel Lazio. Fischione, 65 anni, ha perso la vita insieme al collega catanese Paolo Caruso, entrambi precipitati mentre a bordo di un ultraleggero, un elicottero Robinson R22 privato, sorvolavano le campagne intorno a Lanuvio. Il feretro è arrivato da Roma dopo una prima cerimonia avvenuta al Pantheon. Il 63enne colonnello Caruso era infatti alla guida della delegazione romana dell’Istituto nazionale della Guardia d’onore alle Reali tombe del Pantheon. A Colle Sassa, il colonnello ha trovato ad aspettarlo centinaia di persone che hanno sorretto la moglie Uliana e la figlia Chiara nell’ultimo saluto. Il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, nell’esprimere cordoglio a nome dell’assise civica, ha ricordato il suo impegno sia sul fronte del soccorso aereo sia nella formazione dei piloti. La famiglia ha chiesto donazioni per la Casa famiglia delle suore di San Gregorio. In mezzo alla folla tanti piloti, alcuni con la tuta da volo, o la divisa, tanti appassionati di volo e componenti dell’ex Aeroclub. A celebrare la messa il parroco don Juan de Dios insieme ad altri due sacerdoti, padre Silvio Merlini e padre Enrico Matta, anche lui pilota. Toccante il saluto di Corrado Ruggeri, ex presidente dell’Aeroclub. «Ci hai insegnato a decollare e ad atterrare, che è la cosa più importante. Ci hai insegnato quanto, durante il volo, siano importanti rispetto delle regole e professionalità. Non dimenticheremo mai il tuo sorriso, la tua serenità, i tuoi insegnamenti. Oggi tu voli più in alto, in un altro cielo. Quando ci rivedremo sono sicuro che arriverai e mi spiegherai come si vola lassù». Sulla bara il libro delle firme con in prima pagina i disegni dei nipotini. Un elicottero che atterra su una casa dedicato dal piccolo Lorenzo a “sio Gino”, e, subito dopo il disegno di Marianna, l’immagine di Tommy, un uomo con un mantello da Superman con la dedica “a zio Gino che vola”. L’ottavario il 3 novembre alle 17 nella chiesa di Colle Sassa.

da Il Centro

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo