"Nu monne che scompare" riflessione di un emigrante...

Cari amici di “Assergi Racconta” ci ha scritto un nostro affezionato lettore dal Canada, Frank (Checchino) Medoro, che ha commentato la poesia:

"Nu monne che scompare"

Caro Angelo, grazie per darci ancora un'altra occhiata alla tua bellissima poesia. Purtroppo per me "quistu monne" scomparì nel 1952. Le tue parole nel "scavolini di mia nonna" rimangono vive nella mia mente. Le ricordo tutte come se fossero usate nel linguaggio di oggi nonostante che sono sparite dopo un'assenza di 63 anni. Ma ti dico che quando m'incontro con i miei fratelli e sorella - incontri non tanto frequenti - causa delle enorme distanze, frase come la sparra, nfaccia a ju mure, a nu pontone, ancora escono dal nostro vocabolario.

Le usiamo forse per ricordo, o perché forse sono piu' corte, o che dipingono un miglior significato in italiano o con mia moglie in spagnolo da quelle che usiamo in inglese. Io ogni tanto mi rileggo le tue poesie di quegli eventi e circostanze di Assergi, ricordando il linguaggio della mia fanciullezza. Con stima. Frank Medoro



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