Cialente chiede di “bonificare” la sua auto. Una spy-story?

Un furto, per ammissione dello stesso Cialente, strano: «Ma chi ruba la macchina del sindaco, per di più una Fiat Bravo, sul quale aleggia lo spettro di “spioni” pronti a carpire le telefonate o le confidenze “off the record” del primo cittadino per farne un utilizzo illegale?». Una presunta spy-story sulla quale Massimo Cialente ha chiamato i carabinieri per bonificare la macchina che era stata ritrovata da una guardia giurata dell'IVRI.
L’auto “blu” di Massimo Cialente è stata rinvenuta all’interno di un capannone  nella zona commerciale di via Campo di Pile. Un furto, e soprattutto un ritrovamento, del quale Cialente non è molto convinto. Il sindaco ha chiesto alla Scientifica dei militari dell’Arma di verificare (oltre alla presenza di eventuali impronte lasciate dai ladri) anche la presenza di microspie, o altri apparecchi elettronici in grado di captare le conversazioni all’interno della macchina istituzionale. Insomma una possibile azione di cospiratori che Cialente vuole verificare fino alla fine. Una richiesta a dire la verità piuttosto singolare che non trova molti precedenti in città, che se da un lato è lecita a prescindere dall’onestà della persona e dal ruolo rivestito nella società, dall’altra fa capire, in relazione al momento storico che la città sta vivendo dal punto di vista giudiziario, come il clima politico-amministrativo si è appesantito.

L’ultima parola su presunti complotti spetta dunque ai carabinieri.

 



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