Pellegrini: "Il sindaco Cialente butta fango sui cittadini"

 

 

 

Andreina Pellegrini del comitato inquilini del piano Case scrive: «Il sindaco dell'Aquila, unico responsabile del disastro del Progetto Case, se la prende con i cittadini e scarica le colpe su altri. Il consigliere Liris e la senatrice Pelino, con la sottoscritta ed altri rappresentanti del Comitati Progetto Case hanno incontrato in passato il ministro Boschi e il Sottosegretario De Micheli: la richiesta, in entrambi i casi, è stata il pagamento delle utenze in proporzione ai reali consumi e non sulla base dei metri quadrati. Questa richiesta, a seguito delle nostre sollecitazioni e grazie anche all'emendamento della senatrice Pelino, è stata di fatto recepita dal Governo e da aprile 2016 si pagherà per consumi reali. L’amministrazione Cialente non è stata e non è ancora oggi in grado di gestire il pregresso. È ridicolo da parte del sindaco che da 9 anni gestisce male la nostra città, cercare capri espiatori. Si assuma le proprie responsabilità e chieda scusa ai suoi concittadini. A quegli Aquilani che lui divide per censo, in "Signori" e non, cosa inaccettabile e vergognosa, soprattutto per un uomo di sinistra. Siamo stufi di sentire sciocchezze relative agli status sociali dei domiciliati Case: la divisione in signorotti e poveri è tanto offensiva quanto anacronistica. Cialente non ha saputo gestire il patrimonio Case e map e ora la butta in "caciara", non ha il coraggio e tantomeno la dignità politica di ammettere il suo fallimento amministrativo e di tutta la sua Giunta, non vuol riconoscere di aver caricato sulle spalle di tutti i cittadini aquilani un fardello così oneroso e ingestibile, quello delle abitazioni post-emergenziali. Ha battuto i pugni sul tavolo per avere Case e map nonostante fosse stato messo in guardia da un suo dirigente, ha preso tutto a scatola chiusa mosso solo dal voler gestire tutto lui senza pensare agli interessi della città e dei cittadini. Gli aquilani sanno bene qual è la situazione di Case e Map e sorridono leggendo le esternazioni del cittadino Cialente che gioca ad attribuire ad altri le proprie responsabilità conseguenti le sue incapacità. In certi casi sarebbe più saggio tacere, evitando di agitare impropriamente la macchina del fango per spostare l'obiettivo dello sguardo dei cittadini aquilani, che, coscientemente, sanno a chi attribuire le responsabilità del disastro amministrativo in cui sono costretti a vivere» conclude la Pellegrini .
 



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