Corriere: valorizzare il Santuario della Ienca nell’Anno santo

 

 

Il presidente dell’associazione Culturale San Pietro della Ienca Pasquale Corriere ha indirizzato una lettera all’arcivescovo Giuseppe Petrocchi,all’arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano e vicario generale per la città del Vaticano, Angelo Comastri, all’arcivescovo di Cracovia Stanislao Dziwisz, al sindaco Massimo Cialente per chiedere che all’interno delle celebrazioni giubilari venga valorizzato il santuario della Ienca, dedicato a Giovanni Paolo II, quale prima struttura eretto in Europa e probabilmente al mondo. «Questa associazione culturale», si legge, «è impegnata da circa venti anni in una azione continua di promozione sociale, culturale e turistica del nostro territorio, con particolare attenzione al comprensorio del Gran Sasso d’Italia dove è localizzata la chiesa di San Pietro». «Dal punto di vista religioso e culturale», prosegue, «la presenza di questo “patrimonio” ha una rilevanza straordinaria che non può essere sottovalutato dalle istituzioni religiose diocesane e nazionali e civili. Se è vero, come è vero che il santuario diocesano di San Giovanni Paolo II è un “grande dono” di Karol Wojtyla». «Se è vero, come è vero», prosegue la lettera, «che il Santuario in San Pietro della Ienca è uno di poli di maggior attrattività turistico-religiosa del territorio aquilano, forse il polo di maggior attrattività. Se è vero, come è vero che il santuario di San Giovanni Paolo II sul territorio aquilano è visitato da decine di migliaia di pellegrini e turisti nel corso dell’anno, peraltro in ogni periodo stagionale, anche in inverno». «Se è vero, come è vero», aggiunge, «che il santuario è visitato da pellegrini di diverse nazionalità estere, in prevalenza provenienti dalla Polonia, Ucraina, Romania, Filippine, Francia, Belgio, Germania, Spagna, Argentina, costituisce un punto di riferimento importante».

 



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