La Befana scenderà in deltaplano dal Gran Sasso per la gioia dei bambini...

 

 

La Befana scenderà su un deltaplano da Campo Imperatore, per atterrare sul versante di Assergi e dispensare regali ai bambini che in occasione dell’epifania saranno lì ad accoglierla. Gli atleti della scuola paradelta del Gran sasso si preparano anche quest’anno alla seconda edizione dell’evento “La befana sul gran sasso”, volto ad allietare le famiglie e i più piccini, ma la buona riuscita dell’evento, come assicura il rappresentante dell’associazione dei parapendisti, massimo rotellini, dipenderà  da condizioni metereologiche favorevoli. E non è la sola: l’intero destino del piano di sviluppo del Gran sasso, a detta del neo Presidente del CTGS, Fulvio Vincenzo Giuliani, è ancora troppo in mano all’esposizione dei venti, questa volta non climatici bensì della politica, che continua a tempestare la montagna aquilana come strumento di speculazione,  quando invece potrebbe essere trasformato nella punta di diamante dell’offerta turistica del capoluogo abruzzese. Giuliani assicura infatti che tutte le criticità recentemente sollevate in capo alla municipalizzata sono state risolte, dalle retribuzioni arretrate dei dipendenti a un organico progetto di riqualificazione dell’impiantistica, che grazie ai fondi finora stanziati dalla regione  ha sbloccato la sostituzione della seggiovia delle Fontari - datata al lontano 1991 - con la pubblicazione di un bando, al quale hanno risposto  per il momento con due adesioni distinte ma dall’ordine di grandezza pari grossomodo a 6 milioni la Leitner spa di Vipiteno  e la DoppelMayr srl di Merano. Buone finora anche le previsioni per l’innevamento nell’alta stagione – che unico in tutta Italia il comprensorio di campo Imperatore vanta di coprire al 100% naturalmente (tre di sette sono le piste di cui gli amanti dell’alta quota possono per ora usufruire); inoltre numerose le richieste che il gestore dell’albergo di Campo Imperatore Carlo Petricca dice di aver ricevuto. Anche in virtù dell’impianto di illuminazione recentemente fornito, si sta valutando l’ipotesi di attrezzare delle corse notturne. Insomma: l’economia turistica in capo alla direzione impiantistica sta tirando fuori il massimo dalle - ancora poche - risorse di cui dispone per portare all’ottimizzazione il pieno rispetto eco-montano, sotto gli auspici di coloro che, messo temporaneamente nell’angolo il Comitato referendario Gran Sasso Velino, rimangono in attesa che la giustizia amministrazione dia corso alle sue posizioni. Posizioni sposate anche dai vertici del CTGS, che si mostrano d’accordo sulla necessità di ricucire le spaccature su un patrimonio comune, offrendo un nuovo volto all’assetto degli impianti a fune. L’istituzione di un collegamento funzionale tra le tre stazioni sciistiche storiche di Montecristo-Fossa di Paganica- Campo Imperatore sarebbe la soluzione ottimale perché non penalizzerebbe il valore ambientale del Gran sasso, anzi ne incrementerebbe la conoscenza, eticamente oltre che politicamente corretta.  E infatti il direttore della scuola di sci del gran Sasso Luigi faccia si dice pronto a ricorrere al tar qualora non dovessero essere accolti i due esposti presentati rispettivamente al difensore civico regionale a nome dei promotori del comitato, forte di posizioni sempre più largamente condivise.
- da TV AQBOX -
 



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