Nuova scossa nell'aquilano

La comunità di Assergi ringrazia i volontari della Croce Rossa di Marotta (Ancona) per la splendida giornata di ieri.

Nuova Scossa

Una nuova scossa sismica e' stata avvertita dalla popolazione nell'aquilano. Le localita' vicine all'epicentro sono i comuni di Ocre, Fossa, Villa Sant'Angelo. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico e' stato registrato alle ore 18.00 con magnitudo 3.5. Poco prima, alle 16.27 c'era stata un'altra scossa di magnitudo 2.5, avvertita dalla popolazione nell'aquilano. Le localita' prossime all'epicentro sono i comuni di Pizzoli, Barete, Scoppito e L'Aquila. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.

 

  Decreto legge Abruzzo

Cgil, Cisl e Uil

chiedono modifiche, chiarimenti e aggiunte al decreto del governo. Perché bisogna rivedere i tempi degli interventi, l’ammontare dei fondi stanziati e le modalità di erogazione delle somme. Per Cgil, Cisl e Uil si riparte da qui se si vogliono considerare gli aspetti della ripresa socio-economica del dopo terremoto. E le proposte di modifiche, chiarimenti e aggiunte vanno concretizzate con la conversione del decreto legge 39/09. «I tempi previsti per la ricostruzione siano conciliati con la ripresa tempestiva delle attività economiche e sociali delle aree colpite dal sisma», sottolineano i sindacati confederali in un documento congiunto. «Le risorse finora stanziate sono sottodimensionate rispetto alle esigenze della ricostruzione», continua la nota della triplice sindacale.
 Secondo Cgil, Cisl e Uil «restano incertezze sulla immediata spendibilità delle somme. Uno sforzo straordinario va fatto nella direzione del vivere quotidiano, garantendo alla popolazione sfollata abitazioni diverse dalle tendopoli, anche in considerazione delle caratteristiche climatiche della zona. Bisogna rispettare, inoltre, l’identità culturale e architettonica di quelle aree: in questo contesto occorre vincolare l’erogazione dei fondi all’obbligo di ricostruzione e ripristino di quanto è andato distrutto».
 Sono in tutto 25 le proposte migliorative al decreto. Il documento invita il governo a riflettere su possibilità d’investimento, concentrazione della spesa, aumento dei fondi, allentamento dei vincoli, ripresa dell’occupazione, patto di stabilità, risorse per la ricostruzione e infrastrutture. Tra gli altri aspetti c’è anche la necessità di prevedere l’obbligo da parte dello Stato e degli enti pubblici di mantenere nel capoluogo regionale funzioni e direzioni esistenti prima del sisma, garantendo la ricostruzione degli edifici e il ripristino delle strutture nel minor tempo possibile. Nel frattempo va assicurato l’allestimento di sedi provvisorie ma sempre all’Aquila.



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