Per ora sarà privatizzato solo il Centro turistico Gran Sasso

( Da Il Centro) -  Il Comune ha messo a punto il piano di riorganizzazione delle ex municipalizzate. L’autority nazionale ha concesso una deroga facendo slittare il processo di privatizzazione, che riguarderà solo il Centro turistico del Gran Sasso. Entro novembre sarà predisposto il bando di gara per l’ingresso in società dei privati anche se si chiedono maggiori garanzie per i 45 lavoratori.

 Secondo il prospetto illustrato dal sindaco, Massimo Cialente, ai sindacati il Sed (il Centro elaborazione dati), con un organico di 25 dipendenti, resterà una società per azioni. Il Comune ha stabilito il rinnovo della convenzione in scadenza il 31 dicembre prossimo. Per intervento dell’Autority, che ha recepito la deroga all’articolo 23 bis della legge 166 del 2009, che prevede che società in particolari condizioni socio-economiche non siano soggette a privatizzazione, l’Ama, almeno per il momento, non subirà variazioni nell’assetto societario. Ma il disegno futuro resta quello dell’accorpamento con l’Asm. L’Afm manterrà - come specificato dall’amministrazione comunale - solo la gestione del servizio farmaceutico, mentre quello cimiteriale passerà, con un organico di 7 unità, all’Asm. Novità per il settore pedagogico e sociale con la costituzione di una Fondazione che gestirà l’ex Onpi e casetta Fantasia. «Fin qui nessuna obiezione» sostiene Piero Peretti, segretario regionale Ugl «lo scoglio è rappresentato dal Centro turistico. In base al bando di gara, i 45 dipendenti passeranno alla società privata che andrà a gestire gli impianti di Campo Imperatore con una garanzia occupazionale di 5 anni e senza specifica contrattuale». I sindacati hanno avanzato una contro-proposta: il riassorbimento dei lavoratori da parte dell’Asm, per la raccolta delle macerie, e dell’Ama.



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