Parla «Gianni», il popolare venditore disperso e ritrovato ferito nella zona del Vasto

(Nella foto la zona del Vasto) - «È arrivato Gianni». Lo slogan che l’accompagna, ormai da una vita, nel contatto quotidiano coi clienti, ha portato bene al popolarissimo commerciante Gianni Corsi, 63 anni, disperso dal pomeriggio di martedì, mentre cercava i funghi, e ritrovato, ferito, dai finanzieri. L’incubo, per lui e per i familiari che non l’avevano visto rincasare, è finito intorno alla mezzanotte dello stesso giorno.
 Tutto era cominciato con una passeggiata in cerca di funghi nella zona di Collebrincioni. Poi la paura. Il freddo, la nebbia, lo smarrimento, la caduta. Cominciano le prime chiamate al cellulare che prima dà libero, poi non dà più segnali. Immediatamente si mette in moto la macchina dei soccorsi, con uomini e mezzi impegnati a perlustrare tutta la zona intorno a Collebrincioni. La ricognizione viene allargata a tutta l’area del Gran Sasso, compresa la zona del Vasto. Impegnati nelle ricerche, particolarmente difficili perché effettuate di notte, uomini della Finanza (Soccorso alpino, con l’ausilio dei cani), della Forestale, vigili del fuoco e carabinieri. Il disperso viene ritrovato, ferito, infreddolito e in preda a un forte stato di agitazione, nella zona del Vasto. Subito è ricoverato al «San Salvatore» per una sospetta frattura alla clavicola in conseguenza delle cadute durante l’affannoso tentativo di ritrovare la via di casa. «La pericolosità della situazione», spiegano i soccorritori della Finanza, «era accentuata dal grande numero di costoni rocciosi della zona nonché dall’abbassamento delle temperature, che poteva essere fatale per il commerciante aquilano». Il ferito, dall’ospedale, ringrazia gli amici che, in queste ore, stanno telefonando a lui e ai familiari per sincerarsi delle sue condizioni di salute. «Me la sono vista brutta», racconta Gianni. «Quando mi hanno raggiunto i soccorritori ero allo stremo delle forze. Vista la situazione, ho creduto davvero di morire». Corsi, storico ambulante di piazza Duomo e «mago» dei polli arrosto e della porchetta che vende nel suo attrezzatissimo furgone, è un personaggio molto noto in città e amato dalla gente. Subito dopo il terremoto, ha trasferito la sua avviata attività sulla statale 17, nei pressi del bivio per Monticchio, diventando subito un punto di riferimento soprattutto per le migliaia di operai al lavoro nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Nel febbraio scorso il furgone di Gianni aveva riportato seri danni in seguito a un incendio che aveva interessato il generatore di corrente a gasolio. Ma lui non molla. Ora, promette di tornare presto dietro al bancone.
 
 



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