Fu colpito da un fulmine a Fonte Vetica, la Telecom nel mirino del Pm per ritardo soccorsi

 

 

Colpito da un fulmine era stato doppiamente miracolato, perché la linea telefonica nel rifugio De Carolis, a Fonte Vetica nel Comune di Castel del Monte, era tra l’altro interrotta per un gusto e uno dei soccorritori era stato costretto a lasciare il ferito per arrampicarsi sulla sommità del luogo per trovare il segnale di telefonia mobile. Ora la vicenda giudiziaria che ad agosto ha fatto rischiare grosso a un ragazzo di 18 anni dell’Aquila, colpito da un fulmine su Monte Camicia, ha fatto un passo in avanti. Infatti il dirigente della Sezione di pg della Polizia di Stato in servizio alla Procura, Mauro Pansini, ha ascoltato nei giorni scorsi un funzionario Telecom di Roma, oltre a un ingegnere e un tecnico della medesima Spa, con competenze sull’Abruzzo in qualità di persone informate dei fatti. Il fascicolo contro ignoti ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio. I tre hanno ammesso che il telefono sistemato nel rifugio “De Carolis” era fuori uso, annunciando al dirigente della Polizia l’avvenuta riparazione dell’apparecchio, indispensabile per eventuali chiamate d’emergenza, essendo la zona non coperta dai sistemi di telefonia mobile. Spetta ora al pm decidere se proseguire sull’inchiesta, aperta dopo l’esposto dello stesso soccorritore.

 



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