Postazione centralizzata, 118 più efficiente, nel 2015 oltre 14.000 interventi di soccorso

Un solo operatore Asl, con l’ausilio del “cervellone” controlla in “diretta” tutti gli spostamenti delle ambulanze e, sfruttando incastri di tempi e necessità del momento assicura, in aggiunta agli interventi di soccorso 118, trasferimenti di sangue, materiale biologico, farmaci, organi e pazienti tra gli ospedali dell’Asl 1 e con quelli di dentro e fuori Regione. Un’attività intraospedaliera che, grazie a un’unica regia, permette a una sola ambulanza, in base alle favorevoli coincidenze che si creano di volta in volta, di “lavorare per due”. C'è un’intuizione semplice alla base della postazione centralizzata del 118, unica in Abruzzo, attivata oltre un anno fa all’ospedale San Salvatore, con cui l’utilizzo di ambulanze e personale è stato ottimizzato al meglio. La postazione centralizzata, oltre a coordinare i canonici interventi di soccorso, in un anno ha permesso di assicurare 7.123 trasferimenti tra gli ospedali della Asl 1 (e anche fuori azienda), in precedenza svolti in proprio da ciascuno dei presìdi ma con un impiego non armonizzato (quindi in eccesso) di mezzi e personale. La nuova regìa unica del 118, attivata nel dicembre 2014, superata la prima fase di collaudo, ha dato risultati eccellenti: una media di 600 trasferimenti mensili da ospedale a ospedale (il 60% nella fascia mattutina). Tradotto in soldoni: meno ambulanze in circolazione nello stesso momento, forte risparmio di carburante, minore impiego di autisti, più economie con la riduzione della reperibilità medica e, infine, vantaggi per gli stessi reparti ospedalieri. «Il dato medio mensile dei 600 trasferimenti», dichiara Gino Bianchi, direttore del 118 della Asl 1, «in virtù di un’assoluta regolarità, favorisce un’efficiente programmazione anche a lungo termine e consente di distribuire di volta in volta le risorse a disposizione, modulandole sulle effettive necessità». Oltre a questi nuovi compiti di collegamento intraospedaliero, lo scorso anno il 118, nella sua istituzionale attività di soccorso, ha compiuto in tutta la provincia 14.500 interventi (sostanzialmente in linea col 2014), di cui 5.600 nell’area Marsica, 5.250 in quella dell’Aquila, 2.150 nella Valle Peligna e 750 nel comprensorio sangrino.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo