Miele di qualità Le imprese raddoppiano: stop ai pesticidi

All’Aquila l’imprenditoria del miele è in “dolce” espansione (un incremento di quasi il doppio di apicoltori negli ultimi 2 anni) ma, come in altre aree, è una risorsa esposta a forti rischi dovuti a inquinamento e uso di prodotti tossici in agricoltura che possono avere ripercussioni sulla sicurezza alimentare. Il servizio veterinario dell’Asl fauna selvatica e monitoraggio ambientale corre ai ripari convocando all’Aquila l’eccellenza degli specialisti e i vertici della Banca nazionale dell’apicoltura. Una mobilitazione necessaria tenendo conto che in Abruzzo vi sono 950 operatori, tra singoli imprenditori e ditte, che svolgono quest’attività. Una realtà che fornisce alla filiera alimentare prodotti importanti come miele e pappa reale e che, considerando che un imprenditore può avere più produzioni, in Regione fa toccare quota 1.400 al numero di apiari. Il territorio aquilano (inteso come comprensorio di 37 Comuni) registra un’espansione: in due anni, dal 2014 al 2015, il numero di apicoltori è quasi raddoppiato: da 67 a 110, con 43 nuove attività avviate lo scorso anno. Il servizio Asl, per la tutela e il rispetto delle norme a garanzia della collettività, si muove su due obiettivi per disegnare nuove strategie: migliorare il bagaglio professionale dei veterinari sulla profilassi contro le malattie delle api (garanzia della bontà del miele sulle tavole) e didattica pratica sulle recenti leggi per la registrazione di nuove attività. Due coordinate su cui si articolerà il dibattito formativo “Nozioni di aggiornamento nel settore apicoltura”, spalmato su tre giornate. La prima è in programma il 26 febbraio all’ospedale (sala Dal Brollo) dalle 8,30 alle 17,30). Gli altri due appuntamenti il 17 e 18 marzo.

 



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