Al via la battaglia della mamma di Lorenzo per il defibrillatore obbligatorio nei luoghi affollati

Lo strazio per la perdita del proprio figlio e poi la voglia di lottare per evitare una nuova simile tragedia. Carla, la mamma di Lorenzo Toma, il 19enne deceduto lo scorso agosto davanti a una discoteca di Santa Cesarea Terme per un arresto cardiaco, ha deciso di lanciare Petizione online per rendere obbligatoria la presenza di un defibrillatore nei luoghi pubblici e affollati.
Destinatari della raccolta firme via web: il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano

“Lorenzo -spiega la mamma- è venuto a mancare a causa di una cardiopatia di cui non eravamo a conoscenza all’alba del 9 agosto in una sovraffollata (5.000 persone) discoteca del Salento. Il soccorso è stato inadeguato e improvvisato. La normativa attuale NON prevede l’obbligo né di defibrillatori, né di presidi di primo soccorso né la presenza, all’interno di tali tipologie di locali, di personale qualificato per il primo soccorso. Da madre straziata chiedo -scrive Carla nella petizione- di sostenermi in questa battaglia affinché i vostri figli possano divertirsi, studiare e praticare sport in luoghi che garantiscano la loro sicurezza”.

Come hanno sottolineato più volte gli esperti, la  precocità della rianimazione cardiopolmonare può fare la differenza: il defibrillatore può garantire la vita in attesa del 118. La presenza di questo oggetto di primo intervento, così come sottolineato dagli esperti, è fondamentale, considerando che ogni anno, per arresto cardiaco, muore un uomo ogni mille 1000 abitanti. E purtroppo tale problema colpisce anche diversi giovanissimi. Si  tratta di eseguire  delle semplici manovre che anche una persona non sanitaria può imparare attraverso i corsi dedicati a questa pratica.

Ecco il link per firmare la petizione:

https://www.change.org/p/un-defibrillatore-pu%C3%B2-salvare-una-vita-bealorenzin



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