Numerosi nidi di Processionaria stanno infestando Assergi


Nelle vicinanze del "Progetto Case", sulla strada che porta a San Pietro, e in via pretara, sono stati avvistati numerosi nidi di “Processionaria.
La processionaria, un bruco della farfalla così chiamato per la tendenza a spostarsi come in una piccola “processione”, è pericoloso per le persone ma anche per i cani e gli altri animali.
La sua peluria è fortemente urticante, per questo è necessaria una campagna di prevenzione per individuare i nidi ed evitare che soprattutto i bambini vengano a contatto con i pericolosi bruchi che mangiano gli aghi di pino e poi raggiungono il terreno per impuparsi e trasformarsi in farfalla.
Tra le "vittime" della processionaria ci sono ogni anno molti cani, anche se il fenomeno quest'anno è iniziato in anticipo.
La processionaria, oltre a desfogliare piante intere, può costituire un pericolo maggiore per l'uomo e gli altri animali.
I peli urticanti dell'insetto allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatemente limitati, possono provocare una grave reazione allergica sull’uomo.
I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l'azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione,
La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l'erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell'insetto.
I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
In questi casi il padrone intuisce la gravità di quanto è successo, perché vede che il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l'animale.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.


 



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