Minorenni fatte prostituire dai loro genitori romeni

 

 

Approdata ieri in tribunale, in un’udienza a porte chiuse, un caso giudiziario da contorni torbidi che, quando venne alla luce a Pizzoli, destò scalpore nella piccola comunità. Del resto si trattava di un fatto mai successo nelle nostre zone: minorenni fatte prostituire dai loro genitori romeni. Un’inchiesta giudiziaria talmente scabrosa al punto che, quando venne alla luce, ci fu anche un intervento del parroco, don Claudio Tracanna, il quale parlò di «incredulità e tristezza» commentando l’accaduto nell’ambito di una comunità che negli ultimi anni ha avuto molti problemi legati alla cronaca nera perseguiti dai carabinieri. Una vicenda che, inizialmente, aveva ben 18 indagati ma alcuni di essi, con posizioni meno compromesse, hanno patteggiato mentre altri sono stati scagionati. Sotto processo, pertanto, sono finiti genitori delle minorenni e due loro amici che in caso di condanna da parte delcollegio presieduto da Giuseppe Grieco rischiano sanzioni pesantissime. Ieri, in un procedimento a porte chiuse, è stata ascoltata una parte lesa, un tempo minorenne ma ora non più, la quale nel corso della sua audizione avrebbe confermato le accuse anche se solo nei riguardi di uno degli imputati. Successivamente è stata la volta di un uomo che in passato aveva gestito una casa famiglia e poteva fornire delle informazioni di una certa utilità al collegio. Il processo riprenderà il 9 giugno con altre testimonianze. Si potrà andare avanti senza tappe forzate visto che qui, data la gravità del reato, non incombe la prescrizione. Nel corso del giudizio gli imputati sono assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Fracesco Rosettini, Francesco Valentini. Sentenza non prima di un anno.

 



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