Caro Bruno Ludovici...lettera aperta di ex amministratori dei Beni Separati

Caro Bruno Ludovici,

sono anni, anzi eufemisticamente secoli che, testualmente ti esprimi in questi termini: “stanno “svendendo il Gran Sasso” o come, bizantinamente ami argomentare: “imbrogliano la collettività di Assergi”. Noi, tuoi allievi politici, nel tempo ci siamo allontanati dal tuo pensiero non perché non abbiamo più creduto che difendere il territorio era ed è un valore assoluto, dandone prova quali amministratori, ma per il tuo protagonismo che ti ha tolto concretezza, senza preoccuparti di avere una condivisione democratica.
L’Amministrazione Separata dei Beni Usi Civici di Assergi, che sentiamo sempre come “Federalista”, rispetto al comune di L’Aquila, è stato sempre momento di animato dibattito politico, fin dal suo inizio nel 1970, dove tu recitavi il ruolo di protagonista assoluto e assolutista, imbeccato da un politico illuminato, come Luciano Fabiani, che in quegli anni nella sua veste di Vicepresidente della nascente Regione Abruzzo, ebbe la brillante idea di utilizzare la famosa legge 285, da cui la nascita anche della cooperativa molto presente, insieme ad altre realtà imprenditoriali nella nostra comunità. Gli anni 80 sono stati caratterizzati da scontri forti con il Comune dell’Aquila per il rinnovo della convenzione Comune-Amministrazione, che dopo un’iter faticoso vide la firma il 24 settembre 1985, da parte dell’allora Presidente Luigi Faccia ma, anche quell’atto, raggiunto con molta fatica, fu da te osteggiato.
Negli anni 90 il nostro paese ha visto per la prima volta in tempi recenti il senso deleterio della divisione di una comunità animata da una forte violenza giudiziaria, dove,  il muscolarismo non pagò e ti vide per la prima volta sconfitto elettoralmente, lasciando il paese in una diaspora inconciliabile.  Noi, temporalmente succeduti, ci siamo attivati alla ricostituzione del tessuto sociale, attraverso la condivisione di attività culturali e sociali che hanno costituito un nuovo corso di risultati, anche amministrativi.
Per amore di verità e dei valori nobili della moralità, correttezza, onestà, bontà ed altruismo, non per avocarci consensi, è doveroso ricordare la figura di Luigi Sacco, che molto si adoperò in quegli anni.  
Amministrativamente si dovette far fronte ad una serie di adempimenti dei quali citiamo i più significativi:
- Le spettanze contributive e stipendiali non erogate per gli anni pregressi     al dipendente della Amministrazione demaniale           
- Il ripristino di un rapporto istituzionale con il comune dell’Aquila, e l’avvio delle procedure di risanamento dell’amministrazione degli usi civici portate a termine con l’attuale Amministrazione. In quegli anni, Assergi vide nuovamente la presenza in consiglio comunale di un suo rappresentante nella tua persona, molti anni dopo l’uscita di scena di Antonio Alloggia che aveva rivestito il ruolo di Consigliere ed Assessore al comune dell’Aquila, adoperandosi molto per la nostra comunità, facendo emergere  l’Uomo e il Politico, legittimato da un gran consenso ancora vivo nel ricordo.
Quello che ci sembrava un traguardo raggiunto, nella sede deputata alle battaglie risolutive e per te conquista del “nemico”, si è rivelata un’occasione mancata per la politica dei NO. Alcuni no vitali per il nostro territorio: No agli accordi economici con l’amministrazione degli usi civici. No alla metanizzazione. Insomma  la Politica dei NO.  
In quegli anni abbiamo buttato le basi per un rilancio del nostro territorio: la proposizione della sede del Parco, un rapporto costruttivo con INFN rendendo il nostro paese fulcro di un invocato rilancio territoriale che ha visto, grazie alla tenacia degli Operatori locali, l’apertura di nuove attività ricettive  e la valorizzazione del patrimonio storico - architettonico. In questo breve escursus, si arriva velocemente al terzo millennio e all’operato delle ultime amministrazioni che hanno potuto regolarizzare gli aspetti burocratici ed economici, tali da permettere un futuro spendibile sul territorio.
L’evento impensabile che ha sconvolto le nostre esistenze e ha costituito un baratro temporale, creando smarrimento ha visto emergere, nel ruolo istituzionale, la figura del consigliere comunale Luigi Faccia, che nel periodo pre-terremoto ci aveva visto competere in termini elettorali ma, come ribadito più volte in dibattiti pubblici, “l’importante era dar voce agli interessi  e alle idee per il bene della collettività e  chiunque avesse vinto le avrebbe incarnate”. Il Consigliere Faccia, ha interpretato appieno le nostre istanze, dimostrando di  essere un punto di riferimento costante nell’’emergenza, ed ha saputo cogliere, nella sua veste politica, l’opportunità di far ottenere un finanziamento di 3,5 milioni di euro, per i lavori necessari alla manutenzione ordinaria e ammodernamento della funivia del Gran Sasso: tema dibattuto da oltre 50 anni E’ finita l’epoca di sentirsi tutti esperti di uso civico e, come dagli accordi intercorsi tra l’amministrazione demaniale e quella comunale si invoca la privatizzazione e lo sviluppo del nostro territorio tutelando e valorizzando le risorse umane e imprenditoriali, presenti nel nostro paese. Noi riponiamo la fiducia  nella lista N° 1 con: Giusti Aldo, Massimi Lanfranco, Sabatini Franco, Scarcia Luca. Auguriamo a tutti i candidati di lavorare per il bene di Assergi  e, che questo nuovo mandato  possa essere transitorio e di preparazione per i giovani a venire, che vorranno impegnarsi per il bene comune.
Bruno, abbiamo nutrito sempre affetto nei tuoi confronti, la nostra è comunque una scelta motivata dalle ragioni espresse.
Ex Amministratori degli Usi Civici:  Gianni Giacobbe, Luigi Faccia, Giacomo Sansoni

Assergi 07-11-2010



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