Tenta di togliersi la vita, donna salvata dai carabinieri

 Una donna di circa 40 anni originaria dell’Aquila ma residente nella zona di Fossa ha tentato giovedì sera di togliersi la vita. È stata salvata appena in tempo dall’intervento dei carabinieri. La donna è stata trovata nella sua auto, nei pressi di Stiffe. Nei sedili posteriori c’erano i suoi due cani. Aveva collegato un tubo allo scarico della macchina. L’allarme è scattato perché la quarantenne, prima di mettersi in macchina, aveva chiamato al telefono l’ex marito che in quel momento era fuori Abruzzo. Dal tono del colloquio l’uomo ha capito che le intenzioni della ex moglie erano autolesioniste,ha chiamato il 112 ed è stato messo in contatto con i carabinieri della centrale operativa dell’Aquila, alla quale ha riferito le sue preoccupazioni. I carabinieri, allertate anche le altre forze di polizia, si sono immediatamente attivati coordinandosi per rintracciare la donna. Così, mentre l'operatore di centrale contattava la signora tentando di instaurare con lei un colloquio per farla desistere e convincerla a fornire indicazioni utili ad individuare la propria posizione (cosa che non è accaduta), i carabinieri hanno provveduto a una preliminare verifica delle celle telefoniche attivate individuando il ponte ripetitore di San Demetrio. Un'area comunque troppo vasta ma che i carabinieri hanno cominciato a battere palmo a palmo, consapevoli che il tempo, in questo caso, poteva giocare solo a sfavore. Così, mentre le pattuglie incrociavano sulle strade, immediatamente il personale del Reparto operativo ha avviato le procedure per la localizzazione dell'apparecchio. Tempi brevi, resi ancora più frenetici dalle informazioni fornite dal militare della centrale che, in contatto con la donna, segnalava una progressiva perdita di coscienza, cercando comunque di mantenerla sveglia e reattiva. Autorizzati in via d'urgenza dal magistrato di turno David Mancini, i carabinieri hanno tracciato la posizione del telefono localizzato in località Stiffe; una localizzazione che, pur avendo un relativo margine di errore, ha consentito alle pattuglie presenti sul territorio di concentrarsi sul posto. Proprio lì, in una stradina sterrata, nel buio più totale, con i vetri oramai appannati, è stata individuata la macchina. All'interno la donna quasi completamente incosciente e i suoi cani accovacciati sul sedile posteriore. I militari hanno aperto la portiera e, nell'attesa dei soccorsi, hanno convinto la donna a camminare, restare sveglia, dialogare. E così è stata salvata.

 



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