Pillole (amare) da L’Aquila: la legione fantasma - di Sante Acitelli -

 

 

 

 

 

Sono colpevole di appartenere alla legione fantasma dei NON residenti del cratere aquilano! Colpevole di aver pagato sempre le tasse della casa dei miei avi, colpevole di aver pagato utenze e balzelli vari, colpevole di aver contribuito all’economia locale comprando prodotti locali, aver pagato il pedaggio dell’autostrada più cara d’Italia, di aver cenato nei ristoranti del posto, di aver fatto lavorare maestranze locali. Per punizione non dovrò più vedere la mia casa ricostruita, questa la sentenza politica emessa dalla partitocrazia aquilana! Parliamo delle abitazioni del Progetto C.A.S.E  e dei prefabbricati M.A.P.. Sono circa 5000 unità che, piano piano, vengono liberati da coloro che, giustamente, le hanno avute assegnate avendo perso la casa ed essendo residenti; stanno rientrando nelle loro case (in periferia non nei centri storici che sono ancora fermi) ed ora L’Aquila si interroga su come gestire questo patrimonio immobiliare. Sento e leggo le posizioni politiche più fantasiose, addirittura abbatterle perchè non c’è gente sufficiente per abitarle! Ma si rendono conto quanto costa abbatterle? E di tutte le infrastrutture ed opere di urbanizzazione che ne facciamo? Sono quartieri serviti da strade, illuminazione e fognature e che facciamo? Togliamo pure i servizi? Ecco allora “inventarsi” nuove categorie di assegnatari: giovani coppie, immigrati, fasce sociali e basso reddito, associazioni culturali. Iniziative lodevoli per carità ma c’è un problema: che  il comune di L’Aquila li deve risolvere con fondi propri NON con i fondi della Ricostruzione; queste abitazioni sono state costruite per dare casa a chi l’ha persa ebbene c’è una legione di persone che hanno diritto a vederle assegnate e sono i NON RESIDENTI ovvero l’80 % dei proprietari della case rese inagibili per il terremoto, persone che dopo i residenti hanno il diritto sacrosanto ad abitare in quelle case ma i NON RESIDENTI NON VOTANO, non fanno vincere le elezioni e, quindi, NON ESISTONO.

AUSPICO LA COSTITUZIONE DI TANTI COMITATI DI NON RESIDENTI, UNO PER OGNI FRAZIONE, PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI, PER DIMOSTRARE CHE ESISTIAMO E CHE VOGLIAMO CONTINUARE A SOSTENERE L’ECONOMIA LOCALE PER NON TRASFORMARE LE FRAZIONI IN TANTI PAESI FANTASMA PERCHE’ SENZA I NON RESIDENTI E’ INUTILE PARLARE DI SVILUPPO E RILANCIO DEL TERRITORIO.

per adesioni e coordinamento sono disponibile a contatti tramite blog o fb.

la foto annessa è di casa mia scattata questa mattina non 7 anni fa, finalmente è crollata del tutto ed ha smesso di soffrire.

cifone



 



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