Auto a Gpl esplosa, scatta l’inchiesta

Scatta l’inchiesta dopo l’esplosione di una macchina alimentata a Gpl nella stazione di rifornimento Total di Dino Di Fabio, ex consigliere comunale, impianto che si trova sulla Statale 17 nei pressi dello stabilimento ex Finmek. I reati, anche se la tragedia è stata sventata, sono disastro colposo e lesioni lievissime. La squadra Volante, diretta da Nicola Di Pasquale, ha messo sotto sequestro la Skoda e la “pistola” della colonnina con cui è stato fatto il rifornimento all’automobile. Questa la dinamica esatta della vicenda. Lunedì sera, verso le 19, il conducente della Skoda, M.R., di 46 anni, dopo avere fatto rifornimento, si è allontanato con l’auto ma poi è tornato per fare acquisti in un negozio che si trova accanto alle colonnine dove si fa il rifornimento. In quel momento c’è stato il botto e, incredibilmente, sono rimaste solo lievemente ferite la compagna del conducente, una donna di 38 anni, e la figlia di 8 anni. Un 21enne che stava facendo rifornimento è stato colpito da un listello di plastica caduto dalla copertura della struttura. La prognosi è di due settimane per la donna, 7 giorni per la bambina e tre giorni per il 21enne. La macchina si è spanciata e una colonna di fiamme si è levata per una decina di metri. Gli addetti della stazione di rifornimento hanno usato gli estintori in attesa dei vigili del fuoco. Quanto alle ragioni dell’incidente gli investigatori sono cauti e dicono che solo la perizia, che disporrà il pm Stefano Gallo, lo potrà chiarire. «È probabile», dice Di Fabio, «che ci sia stata una fuga di gas nella zona del bagagliaio per un guasto della valvola ma, per un’esplosione, è condizione necessaria che il gas sia venuto a contatto con un agente esterno. Come sia stato possibile che non sia successo nulla di grave per me è un miracolo. E lo dico con cognizione di causa, visto che sono tanti anni che opero in questo settore. Comunque si trattava di un impianto vecchio, aspetto che ha un suo valore». Gli atti di questa vicenda sono nelle mani del pm con i nomi del titolare dell’impianto e del conducente della Skoda. I quali potrebbero essere raggiunti da informazioni di garanzia «tecniche» ovvero inviate solo per permettere l’effettuazione di una perizia e non perché adesso ci siano aspetti di colpevolezza. L’esplosione si è sentita per centinaia di metri e ha destato paura anche tra i clienti degli esercizi commerciali che si trovano nelle vicinanze molti dei quali si sono allontanati, in preda al panico, nelle direzioni più disparate.
di Giampiero Giancarli - da Il Centro -

 



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