Tentato furto in via Amiternum a L'Aquila, arrestati due extracomunitari

Avevano approfittato dell’assenza dei proprietari di casa per svaligiare un appartamento di via Amiternum a L’Aquila, ma grazie al tempestivo intervento dei carabinieri i loro piani sono andati in fumo.

E’ avvenuto nelle primissime ore di questa mattina, quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di L’Aquila unitamente ai militari della Stazione di Calascio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto aggravato in abitazione e ricettazione, due cittadini extracomunitari:  B.H., classe ’64, di nazionalità tunisina, dimorante a Lucoli, e A.S. classe ’83, di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora,  dopo che avevano tentato di svaligiare un appartamento classificato categoria “E”  a seguito del  sisma del 2009.

Da diversi giorni i carabinieri tenevano sotto controllo il condominio dell’ATER di via Amiternum, composto da 12 appartamenti, di cui alcuni già oggetto di recenti raid predatori. Il condominio in questione era, infatti, già stato violato dai malviventi, i carabinieri lo tenevano sotto controllo.

I militari, dopo aver constatato che il portone d’ingresso era stato letteralmente sfondato e notando strani movimenti all’interno, decidevano di controllare accuratamente tutti gli appartamenti dello stabile. La ricerca dava i suoi frutti: i due extracomunitari venivano sorpresi dai militari nelle due camere da letto dell’appartamento ancora intenti ad asportare numerosi capi di abbigliamento, in parte ancora sigillati, e materiale di vario genere tra cui libri, cellulari e carica-batterie. Il materiale era già stato riposto in due grossi borsoni, pronto per essere asportato definitivamente e segno che i due, al momento dell’arrivo dei militari, erano in procinto di andare via con la refurtiva.

Gli arrestati avevano appena consumato alcune bottiglie di alcoolici riposte in una credenza del salone.

Parte della refurtiva veniva riconosciuta dai proprietari e subito a loro restituita. Sono invece in corso indagini volte ad individuare l’esatta provenienza della rimanente refurtiva, nonchè a verificare l’eventuale responsabilità degli arrestati in ordine ad altri analoghi fatti delittuosi.

Gli indizi raccolti dagli uomini del Maresciallo Scarfagna, chiari, precisi e concordanti, portavano i militari a dichiarare i due cittadini extracomunitari in stato di arresto. Dopo le formalità di rito i due arrestati venivano trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fino all’udienza di convalida, avvenuta nella tarda mattinata, al termine della quale veniva comminata a carico di entrambi la misura cautelare della custodia cautelare in carcere (casa circondariale di L’Aquila), ove venivano poi tradotti.


 



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