La Fisica e la Chimica al servizio dei Beni culturali

Dall’avventura del piombo romano alle nuove tecniche sperimentali di indagine su materiali di interesse archeologico: le opportunità offerte dalla Fisica e dalla Chimica nel campo della conservazione e valorizzazione dei Beni culturali saranno al centro di un incontro scientifico in programma martedì 15 marzo dalle 9.00 nell’Aula Magna dell’Università di Sassari. L’evento, promosso dall’Ateneo e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, si aprirà con gli interventi del Magnifico Rettore, prof. Massimo Carpinelli, e dell’Accademico dei Lincei prof. Ettore Fiorini, fisico dell’Università e dell’INFN Milano Bicocca.
Quali sono le potenzialità dei lingotti di piombo rinvenuti nei fondali sardi di Mal di Ventre a bordo di un’antica nave romana e consegnati ai Laboratori INFN del Gran Sasso? In che modo il piombo vecchio di 2000 anni può aprire nuove vie di ricerca attraverso l’esperimento CUORE, realizzato dall’INFN con la collaborazione scientifica dell’Università di Sassari, per la verifica del cosiddetto doppio decadimento beta senza neutrini ipotizzato da Ettore Majorana?
 
La discussione prenderà le mosse da qui per poi indagare le molteplici possibilità di valorizzazione dei Beni culturali del Nord Sardegna. Gli altri relatori saranno il dott. Oliviero Cremonesi (INFN Milano Bicocca), il dott. Stefano Nisi dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il dott. Francesco Taccetti  (Università e INFN Firenze), il prof. Gabriele Mulas (Università di Sassari), il dott. Massimiliano Clemenza (Università e INFN Milano Bicocca). Seguirà una tavola rotonda. E’ prevista la presenza del Soprintendente archeologo della Sardegna dott. Marco Minoja. L’evento è aperto alla partecipazione di studenti, docenti, ricercatori e di tutti gli interessati.


 



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