Don Giovanni Gatto invita Bertone e gli altri Cardinali a L'Aquila

 

 

 

 

 

Caro don Tarcisio, ti chiedo scusa perché sono stato duro con te. Ma ti voglio bene. Non bisogna portare rancore, perché se no facciamo il gioco del Maligno che ci vuole dividere. Siamo tutti peccatori e, non finiremo mai di convertirci. Oggi una amica suora Dolo Carmelina mi ha fatto riflettere ed è riuscita a placare parecchio la mia rabbia. Io, don Giulio Signora, don Don Francesco Ferro e, padre Alberto Maggi, vorremmo invitare te e gli altri 30 a stare a pranzo o a cena con noi e, con chiunque altro voglia venire. Se qualcuno non ce la fa a pagarsi la cena o il pranzo, faremo una colletta per aiutarlo. Meglio se facciamo un pranzo o cena sociale, alla "romana" con quota fissa. Prima dell'agape fraterna, faremo una confessione (penitenziale) comunitaria, accompagnata da un momento di preghiera e breve catechesi. Noi presbiteri (preti) e voi alti prelati, vestiamoci con un semplice clergyman, senza formalità, senza bottoni o fasce rosse, ma con dignità e sobrietà. A voi, giustamente è consentito l'anello e la croce pettorale. Scusami se ti do del tu, ma questa volta ti scrivo come un figlio che si rivolge al padre e, penso che il lei, stoni e crei distanza o timore riverenziale inutile e bloccante. Siamo tutti figli di Dio. Se non sbaglio, nella lingua inglese, il lei non esiste. Per questa volta, liberiamoci dagli schematismi e formalismi!! Tale nostro incontro, penitenziale, preghiera e agape fraterna (pranzo o cena), deve essere caratterizzato dalla gioia, senza discussioni, senza litigi, bensì, nello spirito della correzione fraterna reciproca e comunione. L'importante è stare bene insieme e, chiarire tutto con pace. Se accettate l'invito, chiedo per favore, a tutti i nostri cari parrocchiani e amici, di aiutarci a organizzare e decidere dove fare il pranzo o la cena sociale. Se venite a L'Aquila, sarebbe l'ideale, così visitate con calma L'Aquila e tutti gli altri paesi tuttora feriti dal terremoto. Sto meglio e mi sto rimettendo piano piano; non riesco a stare in piedi o muovermi per più di due ore e mezza, ma è normale, essendo una convalescenza medio-lunga, però, se accettate l'invito, sicuramente l'adrenalina e la forza dello Spirito Santo mi tireranno molto su moralmente e fisicamente!! Ti aspetto e, per favore, avvisa cordialmente anche gli altri 30 cardinali. Se avete problemi per il viaggio, possiamo pure noleggiare un pullman. Non scherzo!! Un abbraccio grande. Dio ci ama e ci perdona sempre. Siamo tutti indegni (come è scritto nel canone del Messale: "ricordati di me indegno tuo servo....". Basta che ci pentiamo. Uniti nella preghiera, vi saluto con affetto. Vostro Don Giovanni Gatto

 



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