Investimento mortale a Marana, l’autista sceglie la linea del silenzio

 

 

 Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Giuseppe Romano Gargarella e al pm Stefano Gallo il 30enne di Avezzano Fabrizio Pacilli, indagato per omicidio colposo in relazione all’incidente stradale di Marana di Montereale costato la vita alla 62enne Antonietta Durastante. Ieri mattina il giovane, assistito dall’avvocato Lucio Leopardi, è comparso in tribunale davanti al gip e al pubblico ministero Stefano Gallo, che ha coordinato le indagini affidate ai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile e agli uomini del Reparto investigazioni scientifiche. Il giovane – autista del furgone del servizio di corriere espresso che il 2 novembre 2015, mentre percorreva la 260 Picente, chiamò per primo i soccorsi – ha scelto la linea del silenzio. Nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’obbligo di dimora. La misura cautelare era stata motivata col fatto che, con essa, s’intende limitare il più possibile l’uso della macchina da parte dell’indagato. La prescrizione è quella di non allontanarsi da casa dalle 20 alle 7.

 



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