Don Gatto ascoltato dai carabinieri

 

 

 

I carabinieri hanno ascoltato per ore don Giovanni Gatto, parroco di Tempera, in relazione ad asserite minacce di personaggi vicini al clan dei casalesi. «Alcuni soggetti mi hanno minacciato», ha raccontato, «e mi hanno fatto pressioni per affidare a ditte campane i lavori di ricostruzione della chiesa». «In questi giorni», ha poi detto, «ho degli incontri con i volontari di Libera in prima linea per la lotta contro la mafia. Da loro ho ricevuto già molti consigli. Ringrazio loro, i carabinieri e quanti mi stanno vicino in questo momento». Il sacerdote veneto, che avrebbe rimandato al mittente quelle richieste in modo energico, ora teme di essere vittima di ritorsioni da parte dei malavitosi. Gli investigatori, dopo l’audizione di ieri, dovrebbero avere sufficienti indizi per avviare un’indagine. Una vicenda, ovviamente, che crea notevole allarme anche in Curia. Sale la preoccupazione anche da parte dei residenti della frazione. «Il centro sociale anziani di Tempera, in merito a quanto riferito dagli organi di stampa» fa sapere il presidente Ferdinando Santella, «desidera esprimere la propria più calorosa solidarietà a don Giovanni, parroco di Tempera. Con la certezza di voler interpretare anche i sentimenti di tutti i parrocchiani, con rinnovata stima e immensa gratitudine ringrazia don Giovanni per quanto sta facendo per la ricostruzione morale e materiale del nostro martoriato paese».

 



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