Le toccanti commemorazioni del 25 aprile sotto la neve

 

 

 

Nonostante il cattivo tempo, numerose cerimonie si sono tenute nella giornata dedicata alle commemorazioni del 25 aprile.  Dopo l’omaggio ai caduti della Banca d’Italia davanti all’ex stabilimento Thales Alenia, a Pile, a Piazza Nove Martiri, dedicata all’eccidio dei giovani aquilani. Nove ragazzi tra i 18 e i 20 anni che avevano deciso di sottrarsi alla guerra unendosi ai partigiani e che il 23 settembre 1943 vennero catturati sulle montagne di Collebrincioni e fucilati dopo essere stati costretti a scavare due fosse comuni. La cerimonia è proseguita al monumento ai Caduti alla Villa Comunale. Alle 10,30, davanti alle autorità politiche, militari e religiose, c’è stato l’alzabandiera del picchetto d’onore e la deposizione di una corona d’alloro al monumento che ricorda i caduti militari e civili di tutte le guerre.


Assume un significato particolare l’omaggio ai caduti nella frazione di Onna che ha pagato il tributo più alto al terremoto del 2009. Proprio la tragedia del sisma ha dato alla comunità onnese e alla Germania la possibilità di recuperare uno strappo con la storia: quello dell’uccisione di 17 persone (il più giovane aveva 15 anni, il più anziano 53) l’11 giugno del 1944. I tedeschi lasciarono vittime e macerie per le quali ci sono voluti 65 anni per ricostruire. Poi è arrivata la furia del terremoto e l’occasione per la Germania di riscattare una macchia troppo pesante. Oggi i tedeschi sono tornati per aiutare e tra le attività finanziate dal governo tedesco, c’è la ricostruzione della chiesa dedicata a San Pietro Apostolo.


Tra le altre cerimonie per la commemorazione della strage nazifascista è stata molto sentita dalla popolazione anche quella di Filetto e quella organizzata dal Gruppo Alpini Valle Verde a Camarda.
E’ tornato in tutta la sua suggestione l’evento promosso oltre 30 anni fa dal parlamentare e dirigente comunista Alvaro Jovannitti, che rinnovò nel rudere di Casale Cappelli, nella montagna di Assergi, la targa di marmo ai caduti della Grande Guerra. Da allora si ripete ogni anno una cerimonia suggestiva, con un piccolo corteo che da Collebrincioni percorre i luoghi della storia partigiana fino alla Vallata del Vasto. Una corona di fiori è stata deposta ieri mattina nel silenzio e nel raccoglimento a Casale Cappelli, il luogo dello scontro armato tra i partigiani e i soldati tedeschi, in cui il 5 maggio del 1944 perse la vita Giovanni Vicenzo.

 



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