Alla scoperta dei paesi sulle note del jazz

 

 

 Il nuovo format televisivo “MadeinItaly è…” ci racconterà questa volta la sua “transumanza” in terra d’Abruzzo nella puntata di sabato prossimo. «Una terra aspra, ma accogliente», sottolinea Giusy Giacobbi Borgia, dell’ufficio stampa, «una terra ferita, ma viva. E pulsante nel fare e nel ricostruire. Quante bellezze dei luoghi e della gente ospitale! Sono apparse ai nostri occhi come perle preziose, autenticità e forza degli abitanti e unicità dei paesaggi, genius loci di una terra affascinante nei contrasti tra “Vecchio e Nuovo”, tra tradizione ed innovazione. Come Borgo Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli d’Italia, in cui un giovane imprenditore milanese ha scelto di far rivivere un borgo antico e spopolato, recuperando case semi diroccate ed abbandonate per costruirci un Albergo diffuso, che ha richiamato a sé anche re e regine d’Europa. Ove il sindaco Fabio Santavicca si divide tra la vita amministrativa e politica del paese e l’amore per la sua terra, coltivando farro e cereali e mantenendo vive le tradizioni contadine dei nonni. In questo luogo senza tempo, la rubrica musicale “Jazz in Borgo” stempera l’austerità del paesaggio con le note morbide di piano e chitarra dei Maestri Carlo Posio e Daniele Fratini, mescolate alla calda voce della jazzista abruzzese Enrica Panza. Altra tappa, la città di Alba Fucens, ai piedi del Monte Velino, colonia romana nel 304 a.c. e importante sito archeologico, luogo sacro e misterioso che richiama nel suo nome il sorgere del sole e gli antichi riti agli Dei. L’abbiamo scelta come simbolo, ad onore della forza del popolo abruzzese nelle avversità». «Infatti», spiega ancora Giacobbi Borgia, «il suo stesso nome “colei che guarda il sorgere del sole” è una metafora di chi non perde mai la speranza, di chi rinasce sopravvivendo a qualsiasi evento infausto. Che dire poi dei Cunicoli di Claudio ad Avezzano? Imbocchi creati per realizzare la galleria che l’imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C. per regolare i variabili livelli del lago del Fucino , bonificare buona parte dei terreni fucensi rendendoli coltivabili e salvaguardare i paesi ripuari. Essi rappresentano la più lunga galleria realizzata dai tempi antichi fino all’inaugurazione del traforo ferroviario del Frejus avvenuta nel 1871. Non poteva mancare l’Ente Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, col suo impegno profuso per la ricerca e la conservazione: il Centro ricerche floristiche dell’Appennino, polo d’eccellenza nell’ambito della tutela della biodiversità, nonché cornice di eventi culturali appena trascorsi, come “Il Parco in Fiore”». «Un particolare ringraziamento», conclude, «agli esperti che ci hanno permesso di scoprire i segreti e le bellezze dei luoghi visitati: dottoressa Emanuela Ceccaroni per Alba Fucens e i Cunicoli di Claudio; ingegner Leone Diamante per Borgo Santo Stefano di Sessanio; dottor Carlo Catonica e dottoressa Daniela Tinti per Ente Parco Gran Sasso e della Monti Laga. Tutto questo potete gustarlo nella trasmissione “MadeinItaly è..” che andrà in onda sabato 30 aprile dalle 12.59 alle 13.59 su Sky Italia Channel canale 912, Sky Ab Channel canale 835 e Digitale terrestre Tv Italia Channel canale 123. Buona visione».

 



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