Bilancio, via libera in Consiglio all'aumento della Tari

 

 

 

Il Consiglio comunale convocato stamane ha approvato, a maggioranza dei presenti, le proposte deliberative riguardanti il Piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti dell'Aquilana società multiservizi (Asm), i cui costi ammontano a 14 milioni e mezzo di euro, dei quali solo 11,5 potranno essere coperti dalle tariffe - i 3 milioni mancanti dovrebbero essere attinti dagli ormai famosi 24 milioni attesi dal Governo - e quelle riguardanti la fissazione delle tariffe per le imposte Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) e Imu (Imposta municipale propria).

Se la Tasi e l'Imu restano invariate, come dettato dalle norme approvate con la recente Legge di stabilità, la tariffa della Tari verrà maggiorata del 20% rispetto all'annualità precedente. La delibera è stata approvata dalla maggioranza di centrosinistra pure innanzi al parere negativo dei Revisori dei Conti.

L'aumento, ampiamente annunciato, riguarderà tutte le categorie. A pagare di più saranno tanto le famiglie quanto le attività commerciali e produttive, i bar, i pub, gli alberghi e i ristoranti. L'aggravio sarà particolarmente pesante per alcune utenze non domestiche, come i fiorai, i negozi di ortofrutta, le pizzerie al taglio e le pescherie, già stangate lo scorso anno. Per le famiglie, invece, l'aumento medio - calcolato su un nucleo familiare tipo di 4 persone con casa di proprietà di 100 metri quadri – sarà di una sessantina di euro l'anno.

Così, l'amministrazione comunale - nelle more della proroga di 20 giorni che verrà concessa con la diffida del Prefetto, attesa tra il 2 e il 3 di maggio, per la mancata approvazione del consuntivo 2015 e del previsionale 2016 nel termine stabilito del 30 aprile - potrà lavorare alla istruzione dei bilanci che, dopo il vaglio della Commissione preposta, dovranno essere approvati in Consiglio comunale, pena lo scioglimento dell'assise.

Saranno venti giorni lunghissimi per la maggioranza che dovrà necessariamente ricompattarsi, in vista del voto consiliare. I consiglieri che sostengono la Giunta Cialente, infatti, saranno chiamati a votare un bilancio lacrime e sangue, un bilancio tecnico che, in caso non dovessero arrivare i fondi dal Governo, renderebbe impossibile il governo della città. E i fondi - sembra oramai certo - non arriveranno prima del 22 o 23 maggio, la data entro cui approvare il documento di programmazione finanziaria.



 



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