Per il furgone esploso, a Monticchio c'è l’ipotesi dell’attentato

 

 

 

La pista dell’atto intimidatorio pare quella privilegiata dopo che l’altra notte è saltato in aria un furgone Fiat Doblò rosso a benzina parcheggiato nei pressi dell’Area sport di Monticchio dove, dopo il boato, le partite di calcetto state sospese. Una deflagrazione che si è sentita a centinaia di metri. E pezzi delle auto che erano vicine, tra cui una Opel e una Golf, sono volati lontano. Il furgone appartiene a un commerciante molto noto in città, Stanisa Eftoski, macedone, gestore, tra l’altro, del ristorante T- Bone in viale Corrado IV, di un distributore di benzina Esso con autolavaggio sulla stessa strada, e della vicina pizzeria Passaparola. In passato è stato anche candidato alle comunali in una lista civica a sostegno di Massimo Cialente. Lista che aveva il suo uomo di spicco nell’ex vicesindaco Roberto Riga. «Il furgone», racconta il commerciante, «era parcheggiato lì in quanto in uso a un mio dipendente che era andato a giocare a calcetto nell’impianto sportivo di Monticchio». «Io non ho ricevuto alcuna minaccia», dice, «ma temo proprio che si tratti di un attentato. Non so se qualcuno ha messo fuoco o se si tratti di una bomba rudimentale o una bombola. Di certo si è trattato di qualcosa di potente, visto che i pezzi del furgone sono stati trovati a centinaia di metri. Mi sembra davvero improbabile un evento casuale, fermo restando che il mezzo era posteggiato da tempo, in una nottata fredda». «Ripeto che non ho mai ricevuto minacce e non ho nemici», aggiunge, «ma se ci sono persone pericolose in giro, quelle, se ti hanno preso di mira, di certo non ti avvertono prima». Le indagini sono portate avanti dalla squadra Volante e dalla polizia scientifica. Al momento si procede contro ignoti per il reato di disastro. Le perizie sul furgone, che è stato sequestrato, chiariranno se davvero si tratta di un fatto doloso, e come tale gravissimo, o accidentale. Subito dopo il fatto gli agenti di polizia, presenti insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco, hanno interrogato diverse persone oltre al commerciante. Nessuno ha visto nulla, ma si spera che in zona ci sia qualche telecamera che squarci il buio di questa storia.

di Giampiero Giancarli - da Il Centro -


 



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