Operazione Banda Magnetica, rumeno ai domiciliari

 

Operazione Banda Magnetica, rumeno ai domiciliari su disposizione del tribunale dopo aver clonato diverse tessere carburanti ed aver rubato migliaia di litri di gasolio  in numerose stazioni carburante della città.

Le indagini della Squadra Mobile partite lo scorso marzo su segnalazione del gestore di un distributore che aveva notato sull’aletta paraluce della colonnetta di pagamento per l’erogazione automatica, un pezzo di nastro bi-adesivo, riferendo di aver notato da qualche tempo, specie in ore notturne, rifornimenti abbastanza cospicui di gasolio. Da qui il sospetto che ignoti potessero aver applicato sulle colonnine il cosiddetto skimmer, un dispositivo elettronico in grado di registrare i codici delle tessere carburante. Nei giorni a seguire sono stati individuate altre stazioni carburante dove avveniva la truffa, e attraverso gli impianti di video sorveglianza é stato individuato anche il responsabile, un rumeno già noto alle Forze dell’Ordine che con un furgone bianco si soffermava davanti alla colonnina, e riempiva di gasolio delle taniche che poi svuotava in un mini container della capacità di circa 400 litri. In diverse circostanze l’uomo si faceva aiutare da un connazionale  e durante una di queste uscite sono stati bloccati dagli uomini della Squadra Mobile. Sequestrati materiale informatico, oggetti, documenti cartacei e tessere con banda magnetica. Sequestrata anche un’agenda sulla quale il rumeno teneva tutta la contabilità: i litri di carburante illecitamente sottratto e l’importo in denaro. Sequestrata anche l’apparecchiatura elettronica che veniva utilizzata per clonare le tessere. Nonostante l’attività investigativa, il rumeno é stato visto la sera del 3 aprile scorso mentre riforniva di gasolio un contenitore custodito all’interno di un camion, circa 800 litri pari a circa 995 euro, eseguito mediante una tessera falsificata. Facendo accertamenti sul mezzo pesante si é scoperto che sostava spesso nell’area del Circo Orfei, da qui é stato individuato il proprietario, Valter Davide Coda Prin, che ha ammesso di rifornirsi di gasolio dal rumeno e per questo é stato indagato per ricettazione. Il valore complessivo del gasolio trafugato é di circa 9938 litri pari a 12.413 euro.



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