Morì investendo un branco di cinghiali, mai più tragedie simili

 

 

 

 «Se fossero state tagliate prima quelle piante, si sarebbe potuta salvare una vita». Parla col cuore in mano Bellisario Carosi, consigliere comunale di Cagnano Amiterno e padre di Cristian, il tabaccaio di 39 anni che nell’agosto del 2015 ha perso la vita sulla strada statale 80, a Cansatessa, investendo un branco di cinghiali che improvvisamente gli ha tagliato la strada. In questi giorni, infatti, nella zona si è proceduto al taglio di pini e altri arbusti. «Quando sono passato sulla strada non ho potuto fare a meno di pensare a mio figlio», continua Carosi. «Se quella notte la strada fosse stata nelle condizioni di oggi forse Cristian avrebbe visto i cinghiali che gli hanno attraversato la strada e potrebbe ancora abbracciare suo figlio». Cristian Carosi ha perso la vita nel forte impatto: il suo corpo ha terminato la sua corsa vicino a un albero dal fusto sottile dall’altro lato della carreggiata. Quella mattina l’asfalto era bagnato a causa della pioggia. E ai bordi della strada, tra erba, alberi e rovi, si nascondeva il pericolo che si è portato via Cristian. Il papà, da quel giorno, porta avanti con impegno e dedizione una dignitosa battaglia di civiltà: «Mai più tragedie simili». «Mi rivolgo di nuovo alle istituzioni», dice il genitore. «Quello che è accaduto non deve più succedere. Spero che il taglio degli alberi non riguardi soltanto la strada che ha visto morire mio figlio, ma anche tutte le altre della città che versano nelle stesse condizioni. In tal modo, forse, si potrebbero salvare molte vite. Dopo la morte di mio figlio mi sono adoperato a raccogliere le testimonianze di alcuni abitanti di Cansatessa, che mi hanno riferito che sono state fatte innumerevoli segnalazioni telefoniche e per iscritto perché la zona è infestata da animali selvatici, soprattutto cinghiali, ma anche caprioli e cervi. Mi è stato anche riferito che in alcune zone si fanno sottopassaggi per evitare il transito di animali selvatici». Bellisario Carosi ha scoperto e fotografato anche una pozza d’acqua e fango dove gli animali scorrazzano indisturbati, proprio a ridosso della statale. Cristian percorreva praticamente ogni giorno la Statale 80, poiché viveva a San Vittorino con la moglie Tatiana Romano e il piccolo William, che ha tre anni e mezzo.

- da Il Centro -

 



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