Espropri e Proteste

Procedono senza sosta le occupazioni temporanee delle aree su cui dovranno sorgere le tremila case antisismiche destinate ai 13 mila aquilani senza tetto. Occupazioni accompagnate anche ieri dalle contestazioni. Ad Assergi i proprietari dei terreni finiti nella mappa degli espropri hanno sottolineato che: c'è un'area ad Assergi (AQ), dove sono ancora presenti i villaggi degli operai COGEFAR che costruirono negli anni 60-70 il Traforo del Gran Sasso. Quest'area (che si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso) avrebbe potuto essere, con l'occasione, ripulita e riqualificata "dai tetti di amianto e baracche sventrate ed abbandonate al pubblico", per far posto alle NUOVE CASE DI UTILIZZO DUREVOLE per i terremotati, in quanto nelle vicinanze ha ancora tutte le utenze (acqua, luce e fogne) che venivano utilizzate in passato. Inoltre questa zona è bellissima paesaggisticamente e panoramica e si trova a poche centinaia di metri dagli uffici dell'INFN e dalla stazione invernale di Fonte Cerreto. Quale migliore occasione per prendere due piccioni con una fava. INVECE!!! i nostri GENI del Comune e della Protezione Civile, hanno ben pensato di requisire i pochi terreni coltivabili di Assergi ai poveri contadini terremotati, privandoli dell'unico bene che avevano, vista la carenza di tale tipologia di terreno in un territorio Montano quale il nostro.



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