CAVALLI SENZA MICROCHIP, BLIZ DELLA FORESTALE DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE CFS DI ASSERGI

 

 

 

 

Più di 250 equidi controllati e sanzioni per vari illeciti tra cui l'assenza di microchip che hanno raggiunto i 25 mila euro.

È il bilancio di una vasta operazione, denominata "Briglia sciolta", portata avanti da alcuni giorni dal personale del Corpo Forestale dello Stato dei Comandi Stazione di Arischia, Assergi, Campotosto e del reparto a cavallo, tutti dipendenti dal Coordinamento territoriale per l’ambiente del Cfs di Assergi (L'Aquila), di controllo sugli equini lasciati dai proprietari allo stato semibrado al pascolo nell’area aquilana del Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga.

Con l’ausilio di veterinari Asl, sono stati controllati cavalli e muli nelle località Fonte del Cupo e Porcinari nel Comune di L’Aquila, e nelle località di San Vincenzo e Valle del Lago del Comune di Pizzoli.

I forestali hanno elevato pesanti sanzioni, rilevando illeciti penali e amministrativi per violazione della normative relative alla registrazione degli equini all’anagrafe attraverso l’applicazione del previsto microchip, oltre che per la violazione delle normative previste per la monticazione e la guardiania del bestiame.

Uno degli allevatori è stato anche deferito all’autorità giudiziaria.

L’operazione, particolarmente complessa per la difficile attività di avvicinamento dei cavalli al fine di procedere alla lettura dei microchip e risalire ai proprietari - si legge in una nota del Cfs - è stata realizzata con successo grazie al fondamentale intervento dei forestali del reparto a cavallo del Cta/Cfs di Assergi che hanno consentito di condurre i cavalli in alcune recinzioni prima di procedere al sequestro.

I cavalli, molti dei quali sprovvisti di microchip, hanno evidenziato comportamenti da animali selvatici, tanto da non rispondere neanche al richiamo degli allevatori che ne hanno riconosciuto successivamente la proprietà. Sotto la stretta sorveglianza degli agenti forestali e del veterinario Asl, si è proceduto all’apposizione di microchip, con conseguente registrazione in anagrafe.

I controlli del Corpo Forestale dello Stato continueranno in modo stringente con l'obiettivo di porre un freno all’irregolarità della custodia animale per l’alta pericolosità del bestiame vagante che, incustodito, si trova a invadere le carreggiate stradali con il rischio di incidenti, salvaguardare il consumatore dal possibile rischio di macellazioni clandestine attraverso l’interruzione della tracciabilità delle carni equine, nonché le condizioni di vita e benessere degli animali, evitare gli ingenti danni ambientali che il pascolo in periodi non consentiti provoca alla rinnovazione naturale del patrimonio forestale.

Il Corpo Forestale dello Stato, nella sua attività di costante controllo del territorio rurale e montano - soprattutto nelle aree protette - pressoché sconosciuto alle altre forze dell’ordine e di polizia, ricorda la necessità di osservare la normativa vigente in materia di regolarizzazione all’anagrafe animale, regolare custodia degli animali, sanità e benessere animale, nonché la normativa sulla monticazione, i cui termini e periodi sono stati ripristinati in tutta la regione con la legge regionale n.3/2014.

 



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