Fatevi avanti prima che le regole della montagna vengano dettate dall’alto

 

 

 

 

Uno dei progetti più affascinanti legati alla mountain bike, ma non solo. E’ tutto made in L’Aquila ed il successo ottenuto va ben oltre i confini locali. Con i loro video sono riusciti a far conoscere il Gran Sasso in tutto il mondo.

In questo percorrono il Sito di Interesse Comunitario (Sic) Gran Sasso IT7110202 facente parte del network europeo Natura 2000. Per noi, e per loro, è un Parco dove le attività ricreative dell’uomo sono permesse. Ma il recente e veloce recepimento della direttiva europea 92/43 per uscire da una situazione di perenne infrazione dell’Italia, ed in particolare dell’Abruzzo, probabilmente non consentirà più di fare quello che i due ragazzi del video hanno fatto con tanto amore e rispetto per la natura.

Sta accadendo in mezza Europa e qualche giorno fa è successo a due passi da casa nostra: Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove è stato vietato l’uso della bicicletta sui sentieri più stretti di 2 metri (?????), praticamente un divieto su tutti i sentieri.
Ma è successo altrove anche con le attività di arrampicata, di alpinismo e addirittura all’accesso per gli animali domestici.

La trasformazione dei Sic in Zsc (Zone di Conservazione Speciale) dove l’Abruzzo si ritrova ad intervenire velocemente perché molto indietro rispetto al resto d’Europa, comporterà l’adozione di specifiche misure di conservazione per “proteggere” quegli habitat e quelle specie, le stesse adottate dal Parco dei Monti Sibillini e da altri.

MONTANUS - The Call of the Mountain from MONTANUS on Vimeo.


Proprio in questi giorni la Regione Abruzzo dovrà adottare le misure di conservazione per tutti i Sic della nostra regione per uscire, con una mossa sola, dalla procedura di infrazione europea nella quale è incappata.

Delle misure che dolenti o nolenti comporteranno ulteriori restrizioni alle attività dell’uomo nei 4 parchi abruzzesi.

Noi vogliamo che questi ragazzi e tanti altri vengano sulle nostre montagne a fare del sano sport, lontano dal caos della città, per incrementare non soltanto la consapevolezza dei valori dello sport e della natura ma anche per un fattore meramente economico.
Possiamo dare molto a mezzo mondo ricevendone in cambio il giusto compenso a favore di tutta la popolazione locale.

La stessa direttiva di cui sopra, impone che dette regole vengano condivise con TUTTI.
Tutti sono sicuramente gli enti locali ma anche i portatori di interesse, azione che probabilmente non è stata prevista, come gia successo nel lontano 2000 (istituzione dei sic).

Quindi care Associazioni Sportive, professionisti della montagna, agricoltori e allevatori fatevi avanti prima che le regole vengano dettate dall’alto.
Chi ci sta lavorando ha l’unico obbiettivo di conservare al meglio la natura, senza calcolare tutto il resto. Posizione legittima. Al resto dovremmo pensarci noi…voi…tutti.

Noi continueremo per la nostra strada lunga e tortuosa, quella referendaria, in attesa ancora delle lungaggini burocratiche, per ridefinire quei confini buttati a caso, senza tener conto delle esigente della popolazione sempre di più legata alle attività rurali (prodotti tipici) e turistiche.

L’estate è vicina, credo sarà una stagione dedicata alla consacrazione della montagna come vacanza alternativa al mare nostrum, ormai troppo inquinato e affollato per essere attrattivo.
Non facciamo figuracce proprio ora con tutti quelli che decideranno di venirci a trovare.

- di Fausto Tatone -
 

 

 



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