Giovani, partecipazione e territorio le tematiche trattate al 5° Convegno Regionale ANS

 

 

 

 

Sono stati gli studenti delle scuole superiori aquilane e l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila i protagonisti della giornata del Convegno L’Aquila città mutata, il 5° appuntamento con il Convegno Regionale ANS (Associazione Nazionale Sociologi), organizzato dall’Atletica L’Aquila, associazione sportiva e culturale insieme all’Università degli Studi dell’Aquila - Dipartimento di Scienze Umane (Laboratorio Cartolab) e  dedicata ai temi della partecipazione e della cittadinanza attiva. È stata presentato anche il nr. 3-2016 della rivista socio culturale legata al convegno Quaderni in Mutazione, edita dall’Atletica L’Aquila e realizzata in collaborazione con l’ateneo aquilano. Dalle generazioni più giovani è arrivata la richiesta alle istituzioni di essere ascoltati e di voler essere parte attiva nella rinascita.

Dopo i saluti della Rettrice Paola Inverardi, dell’Assessore alla Cultura Elisabetta Leone, del Presidente Nazionale dell’ANS Pietro Zocconali, di Walter Capezzali in rappresentanza della Fondazione Carispaq e della Deputazione di Storia Patria degli Abruzzi, di Corrado Fischione Presidente dell’Atletica L’Aquila, si è dato inizio ai lavori. Ha iniziato Alberto Bazzucchi, ricercatore CRESA con la relazione “Presente! Evoluzione della popolazione scolastica in Abruzzo e a L’Aquila negli anni recenti”, poi è stata la volta degli studenti del Convitto “D.Cotugno”, del II e III B del Liceo Classico e la prof. Roberta De Zuani, con “Aquilafenice. I giovani ricominciano a volare”. Hanno parlato Sofia Lawrence, Matteo Valentini, Lorenzo Beretta, Giorgia Rossi, Elena Vitocco, Leonardo Mastroddi. I versi della poesia scritta da Sofia Lawrence hanno azzittito la platea, … I raggi freddi di un Dio nascosto in nuvole evanescenti borbottano qualche miraggio di luce su questa terra secca e rigata da canali asciutti. ….

È emerso come la dilatazione del passato fa parte di loro stessi, della loro incertezza e fragilità, che li spingono ad andare fuori L’Aquila per trovare quella solidità che qui non hanno e poi tornare un giorno. Hanno parlato anche della loro volontà di far partire un movimento che non sia solo la Perdonanza, ma un movimento che parta da dentro la gente, con la voglia di risollevare la città e di curarla per uscire definitivamente da quell’ibernazione post-catastrofe. Hanno fatto interviste a coetanei e ad anziani, girato video. Il silenzio che si ascolta a Piazza Duomo è stato contrapposto alle tante voci di una qualsiasi grande Piazza italiana. Il terremoto comunque li “ha fatti maturare mettendoli di fronte alla precarietà della vita, perché la vita stessa è precarietà”. Anche il giornalino della scuola “I Portici” nato negli ultimi anni ha in sé i contenuti della memoria e di quelle relazioni umane che un tempo si intessevano sotto i Portici di San Bernardino.

William Aldo Giordano e Davide Castellani del Liceo delle Scienze Umane classe V C, con la prof. Paola Di Marco, hanno presentato le loro ricerche su scuola, Università, inserimento dei giovani nella città, riappropriazione dei luoghi di aggregazione e socializzazione. Come i giovani da Sassa a Paganica e nell’alta Valle dell’Aterno hanno risposto al terremoto. Gli studenti dell’Istituto “Andrea Bafile” di L’Aquila classe V F, Marco Ricchiuti, Antonio Volpe e Chiara Pancella, con la prof. Licia Galizia, con il tema “Da polvere negli occhi, nel cuore i sogni a Young Feelings 97. Ricostruire la propria identità attraverso l’arte contemporanea”, hanno parlato della loro esperienza fatta a scuola dopo il terremoto e come l’arte contemporanea, la propositività delle opere realizzate, e i diversi laboratori siano stati il motore per la ricostruzione della propria identità e per la rinascita.

L’intervento del prof. Franco Fiorillo, dell’Accademia Belle Arti dell’Aquila, ha invece ha fatto toccare davvero con mano il nostro territorio. “Urban Field Colors. I Colori della Forma Urbana. Costruire una mappa cromatica territoriale”, parlando di come le nostre terre si possono trasformare in colore. Un tempo il colore delle case veniva realizzato con la terra del luogo, quindi raccogliere i materiali ed in modo scientifico riutilizzarli per ricostruire la nostra storia. Il territorio si legge anche dal colore delle case. Il prof. Fiorillo con un “laboratorio portatile” ha mostrato alla platea alcuni campioni di terre raccolte, come la terra di San Demetrio né Vestini e quella della stazione sotto le mura civiche. Il lavori sono proseguiti con gli interventi dell’Assessore Fabio Pelini con delega alla Partecipazione, “Il cuore oltre l'ostacolo: la partecipazione come una rivoluzione gentile?” e di Geraldina Roberti “Nuove forme di partecipazione sociale giovanile”.

Nel pomeriggio si è parlato di esperienze di partecipazione nel territorio con Pina Leone e Lina Calandra “L’Esperienza partecipativa del Parco Nazionale del Gran Sasso nella gestione dei conflitti ambientali”, Paolo Esposito direttore dell’USRC (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere) che ha conversato con i Sindaci Francesco Di Paolo (Barisciano), Sabrina Ciancone (Fontecchio), Domenico Nardis (Villa Sant’Angelo), “La ricostruzione in numeri e la partecipazione nel cratere. L'esperienza dei Comuni di Barisciano, Fontecchio e Villa Sant'Angelo”. Chiara Santoro, dirigente del Comune dell’Aquila su “Pianificazione Urbanistica e Partecipazione a L’Aquila”. Hanno concluso i lavori il dibattito con i rappresentanti e Presidenti dei Consigli Territoriali di Partecipazione dell’Aquila e l’intervista allo storico Raffaele Colapietra del giornalista Giustino Parisse: “L’Aquila ieri, oggi e domani”. Tutto l’incontro è stato coordinato dalla giornalista Angela Ciano. Per gli studenti universitari del Dipartimento di Scienze Umane, partecipanti al convegno c’è stato il riconoscimento di un credito formativo.




 



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