TERREMOTO: RESPONSABILE UTR DENUNCIA, ''PRESSIONI PER PERIZIE ED ESITI AGIBILITA'''

 

 

 

 

"I contrasti e le pressioni esercitate dai sindaci dei Comuni fuori cratere e dal titolare dell'Ufficio speciale della ricostruzione in merito all'applicazione della normativa vigente riguardante l'attribuzione e revisione degli esiti di agibilità, allegando la perizia giurata dei tecnici successivamente alla data del 18 febbraio 2011", sono alla base delle dimissioni dell'architetto Marco Moca da responsabile dell'Ufficio territoriale per la ricostruzione numero 7 di Goriano Sicoli (L'Aquila), presentate al sindaco con una nota protocollata il 9 maggio scorso.

Moca, che è anche responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Acciano e dal primo gennaio 2015 guidava l'Utr, ad AbruzzoWeb aggiunge che "i sindaci e il titolare dell'Usrc Paolo Esposito continuavano a pretendere il cambio degli esiti di agibilità sugli immobili danneggiati dal terremoto, contravvenendo alle disposizioni normative, per ottenere indennizzi per edifici spesso fatiscenti già alla data del 6 aprile 2009".

Quella che Moca definisce una "mucca da mungere", è resa possibile da una circolare dell'allora commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi, che avrebbe dovuto chiarire un precedente decreto ma che invece ha finito per dare adito a nuove interpretazioni.

"Il decreto 41 dell'8 febbraio 2011 di Chiodi e il provvedimento del titolare dell'Usrc numero 2 del 13 settembre 2013 che ne ha ribadito i contenuti - spiega - hanno fissato al 18 febbraio 2011 il termine perentorio per la presentazione delle perizie giurate".

Inoltre, ricorda Moca, "c'è da considerare il fatto che lo stato di emergenza è stato dichiarato cessato il 31 agosto 2012".

Eppure ancora oggi una sfilza di Comuni fuori cratere, "in particolare Pratola Peligna, Vittorito, Raiano e Sulmona, continuano a costituire aggregati formati da edifici che non hanno avuto danni importanti ma che grazie alle perizie giurate ottengono il riconoscimento dell'indennizzo per il miglioramento sismico. Parliamo di 2, 3, 4 milioni di euro per ogni aggregato!".

Sono i Comuni, infatti, a continuare a gestire le risorse, che gli vengono stornate dall'Usrc, dopo che le pratiche sono state istruite dagli Utr.

L'architetto rivela di aver avuto duri scontri in occasioni di incontri con i sindaci e con Esposito, negli uffici di Goriano Sicoli, affermando di aver "insistentemente chiesto se il termine del 18 febbraio 2011 fosse perentorio o meno" e di non aver mai ricevuto risposta. Il quesito è stato inoltrato da Moca anche all'Avvocatura dello Stato.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere comunale di Acciano Cesare Di Giandomenico, che invoca l'intervento dell'autorità giudiziaria: "L'autorità competente dovrebbe entrare nel merito, la norma dovrebbe essere interpretata in modo univoco - dice - se una interpretazione diversa provoca la dimissione di un responsabile potrebbe esserci un effetto domino e magari a danno delle casse dello Stato".


di Marco Signori - da AbruzzoWeb
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo