Rissa sfiorata in consiglio tra Cialente e De Matteis

 

 

 

Sarà stata la tensione accumulata in settimane di confronto politico, sta di fatto che alla fine, nell’aula consiliare del Comune, solo la prontezza di riflessi dell’assessore alle Finanze ha evitato lo scontro fisico. Parole molto pesanti, infatti, sono volate tra il sindaco Massimo Cialente e il consigliere Giorgio De Matteis, sullo sfondo della discussione del bilancio di previsione 2016. A impedire che i due passassero dagli epiteti verbali ai fatti, è stato il tempestivo intervento dell’assessore Giovanni Cocciante, che ha trascinato fuori dall’aula un Cialente infuriatissimo; è stato sempre Cocciante, poi, a riportare dentro De Matteis, che aveva seguito il primo cittadino con fare altrettanto belligerante. A scatenare le ire di Cialente l’intervento del consigliere di opposizione, che ha avuto da ridire sul recente convenzionamento, da parte della Asl, della moglie del primo cittadino. Qualche minuto prima anche Cialente aveva fatto allusioni sull’assunzione di una parente del consigliere in una società partecipata. Gli epiteti sono volati in diretta streaming, diretta poi sospesa per risparmiare a chi era collegato la visione di immagini non proprio confacenti alla dignità di un’aula consiliare. Anche la seduta è stata sospesa per qualche minuto, il tempo necessario per riportare gli animi alla calma. La discussione si era aperta sul bilancio consuntivo, votato a maggioranza come da previsioni della vigilia. Con 18 voti favorevoli e 11 contrari l’amministrazione Cialente ha incassato parere favorevole sul consuntivo, chiuso con un avanzo di amministrazione di circa 45 milioni che, come ha spiegato Cocciante, verranno impiegati per coprire debiti fuori bilancio emergenti, eventuali debiti di società partecipate e per accantonamenti previsti dalla legge. Sono stati eliminati 140 milioni di residui passivi, a seguito di un riaccertamento al 31 dicembre 2015, ed è stato istituito un fondo di svalutazione crediti di 26 milioni. Nel rendiconto, inoltre, l’utilizzo in conto anticipazione delle risorse assegnate per la ricostruzione, per complessivi 200 milioni. A seguire, l’intervento del presidente Carlo Benedetti, e quello del primo cittadino. «Ritengo legittime le voci di dissenso che si sono alzate sul bilancio, per la partita politica che si gioca su questo straordinario strumento di partecipazione politica», ha detto Benedetti. «Va bene il dissenso pacato», ha aggiunto, «ma serve un patto di fine legislatura», ha aggiunto rivolgendosi a maggioranza e opposizione. Poi è stata la volta di Cialente, che ha ripercorso ancora una volta le tappe della faticosa maratona che dovrebbe portare 16 milioni nelle casse dell’ente, vale a dire la somma che la Ragioneria dello Stato ha riconosciuto al Comune a compensare le minori entrate. E, in conclusione, quello che è suonato come un avvertimento a Sinistra italiana, che ha annunciato l’astensione al voto sul bilancio di previsione. «O c’è un patto», ha detto il sindaco, «o anch’io potrei sentirmi libero». Come ha spiegato il consigliere Enrico Perilli, l’intendimento di Sel e Prc è quello di «rilanciare un centrosinistra con un profilo più chiaro, anche in vista della scadenza elettorale dell’anno prossimo. Il Pd ha un ruolo importante perché è il partito più grande, ma non può essere un ruolo totalizzante. Bilancio e Masterplan sono stati gestiti solo dal Pd, e male. Ora bisogna tornare a fare la coalizione, e il Pd deve anche decidere di tirare fuori il nome del candidato sindaco e i programmi». La discussione sul bilancio di previsione si è protratta fino a tarda notte.

di Angela Baglioni - da Il Centro -

 



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