Scarpe donate e abbandonate il caso va verso l'archiviazione

 

 

 

Nessun colpevole per la giustizia ma resta senza ombra di dubbio l'aspetto morale. Va nella direzione dell'archiviazione l'inchiesta della Procura (pm Roberta D'Avolio) aperta nel mese di febbraio scorso quando all'interno dell'autoparco comunale di via Rocco Carabba, gettate tra cumuli di rifiuti di vario genere, all'interno di una vera e propria discarica coperta, erano emerse duemila paia circa di scarpe Vans donate nel post sisma dall'Associazione di promozione culturale Casapound. Lo sconcertante ritrovamento era stato portato a galla dagli agenti del Nipaf della Forestale, insieme a quelli della stazione dell'Aquila e di Tornimparte, oltre agli agenti della Pg in servizio presso la Procura della Repubblica. Tra le donazioni mai giunte a destinazione anche abiti da lavoro, tra giacche, pantaloni e giubbini. Materiale tutto rigorosamente imballato ed incelofanato ma gettato tra i rifiuti. Addirittura gli agenti della Forestale, diretti da Antonio Rampini e Alberto Maurizi della Sezione di Pg, avevano scoperto come diverse scatole delle scarpe fossero stati aperte, segno che qualcuno aveva rubato per sé le pregiate scarpe destinate alla popolazione terremotata. Contrariamente di quanto non ha fatto subito dopo il sisma qualche amministratore, la Forestale si è prodigata a donare la cospicua merce ad associazioni di volontariato presenti in città, nel Comune di Fontecchio ed in quello di Giulianova. Sulla vicenda era stato sentito in qualità di persona informata dei fatti il sindaco Massimo Cialente.



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