Ricordata ieri la "Strage di Filetto"

 

 

 

 Con una cerimonia breve ma intensa, alla presenza del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, delle massime autorità civili e militari della città e della popolazione della frazione alle falde del Gran Sasso, sono stati commemorati ieri mattina a Filetto i martiri dell’eccidio nazista del 7 giugno 1944. Il sindaco, accompagnato dal prefetto Francesco Alecci e dal questore Alfonso Terribile, ha deposto una corona di alloro sul cippo che ricorda la strage, posizionato proprio all’ingresso del paese. «Uno degli episodi più drammatici degli anni del secondo conflitto mondiale e della lotta per la liberazione del nostro Paese», ha dichiarato il sindaco Cialente, «la memoria di questi drammatici episodi, la strage di Filetto e quella successiva di Onna di 4 giorni dopo, oltre a rappresentare un commosso omaggio alle vittime, deve essere perpetuata a testimonianza di quale prezzo sia stato pagato per la libertà del nostro Paese», ha ricordato il sindaco. La strage ebbe luogo il 7 giugno del 1944 a opera delle truppe tedesche di occupazione come ritorsione ai danni della popolazione civile dopo un’azione dei partigiani contro il presidio militare. Quel giorno i tedeschi diedero alle fiamme le case di Filetto dopo aver trucidato 17 civili inermi: Giovanni Gambacurta, Agostino Spezza, Gradito Alloggia, Sabatino Riccitelli, Cesidio Altobelli, Tito Marcocci, Loreto Cialone, Mario Marcocci, Luigi Marcocci, Pasquale Cialone, Domenico Marcocci, Raimondo Ciampa, Clemente Ciampa, Antonio Celestini, Carlo Marcocci, Antonio Palumbo e Fernando Meco. Sabato dalle 16,30 cerimonia in ricordo dei 17 Martiri di Onna.

 



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