A Paganica Picchia la mamma e finisce in carcere

 

 

 

 Entra in casa della mamma a notte fonda, senza bussare. Sbatte una porta a vetri che s’infrange e ferisce la donna alle gambe e ai piedi. Poi le strappa il telefonino dalle mani per impedirle di chiedere aiuto. Ma un altro familiare sente il frastuono e avvisa giusto in tempo i carabinieri, che piombano in pochi minuti e salvano la donna. Nell’abitazione vengono trovate tracce di sangue. Tragedia evitata a Paganica, dove, nella notte di giovedì, viene arrestato in flagranza di reato Luca Rotellini, di 49 anni, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Dal marzo scorso l’uomo è sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla mamma, in particolare alla casa dove vive la donna, che ha 75 anni. Misura violata, appunto, con l’irruzione in casa, dove comincia una discussione che sfocia in una vera e propria aggressione. Letta l’informativa dei carabinieri della stazione di Paganica, guidata dal maresciallo Nunzio Gentile, il giudice Giuseppe Romano Gargarella convalida l’arresto e dispone la misura della custodia cautelare in carcere. Misura stabilita sia per la violazione del divieto di avvicinamento sia per la gravità del nuovo episodio di violenza che viene contestato all’indagato. La donna, comprensibilmente spaventata per l’ennesimo episodio, viene medicata al pronto soccorso e successivamente dimessa. Presenta ferite ed ecchimosi sulle braccia e alle gambe, causate dai vetri infranti della porta sbattuta dal figlio nel corso dell’aggressione. L’anziana viene riaccompagnata a casa, dove viene assistita da un’altra figlia. Il figlio aggressore, invece, compare in mattinata in tribunale dove viene accompagnato dai carabinieri, i quali, terminata l’udienza, lo portano in carcere.

 



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