Castelli d'Abruzzo

 

 



i castelli d’Abruzzo rappresentano una occasione di visita imperdibile per il turismo di qualità. Fortezze, manieri, torri, borghi fortificati; solitarie sentinelle sulle vette delle montagne e guardiani del mare contro i pirati turchi mussulmani, vedette a veglia delle valli e difensori di abbazie fortificate. Un viaggio fantastico, tra torri e castelli, che il turista colto in cerca di emozioni non può e non deve assolutamente perdere nella sua visita in Abruzzo.

Le innumerevoli attrattive paesaggistiche presenti in Abruzzo, sin dai tempi preistorici, sono stati la meta definitiva di molte persone che qui hanno fissato la propria dimora, desiderosi soltanto di godere di montagne elevate, ruscelli e sorgenti, campi produttivi, piane, specchi d’acqua e vallate protette. Dopo essersi succedute le dominazioni degli italici e dei romani, attraverso i periodi medievali e rinascimentali, nacquero borghi e paesini padroneggiati dagli imponenti castelli, per lo più sede di autorevoli nobili del luogo o dei reggenti di altre regioni, ma usati anche dagli abitanti in cerca di un posto sicuro nei casi di estrema pericolosità.

Ovunque ci si rechi, in Abruzzo, i castelli sono una costante del luogo: alcuni di essi sono diventati dei musei, altri sono stati ricostruiti, mentre di altri ancora  rimangono solo le rovine. In ogni caso, però, permettono al turista in gita di ammirare uno splendido pezzo di storia ricco di fascino.

Di seguito, alcune schede di approfondimento a cura di LEO DE ROCCO:

Castello di Rocca Calascio:

Il suggestivo Castello di Rocca Calascio si trova tra l’Altopiano di Navelli e Campo Imperatore, a circa 1500 metri d'altezza, sulle montagne dell’Abruzzo aquilano che fanno da cornice al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La pietra bianchissima che lo compone, fondendosi con la roccia, sembra fare tutt'uno con i precipizi circostanti. Il colpo d'occhio è straordinario, un contesto paesaggistico e architettonico unico al mondo: uno di quei panorami che non ci si stanca mai di ammirare. La costruzione primaria dell'edificio risale all'anno Mille, ma solo alla fine del Trecento è attestata la funzione di torre di avvistamento su alcuni documenti ancora conservati.
Nei pressi del Castello scorgiamo la piccola chiesa a pianta ottagonale di Santa Maria della Pietà, eretta alla fine del 1500. Secondo i racconti popolari la chiesetta fu voluta dagli abitanti di Calascio dopo essere riusciti a tenere testa ad una banda di briganti. La bellezza del luogo e l’importanza strategica del Castello non sfuggirono ad una delle famiglie più importanti d’Europa che contribuirono a fare la storia d’Italia, i Medici di Firenze che, verso la fine del 1500 acquistarono il Castello di Calascio e il suggestivo borgo di Santo Stefano di Sessanio per incrementare i loro possedimenti e sfruttare il fiorente commercio della lana e dello zafferano.




La Fortezza di Civitella del Tronto:

La “Fedelissima” così Filippo II d’Asburgo chiamava la Fortezza di Civitella del Tronto, una delle opere di ingegneria militare più importanti e imponenti d’Europa: 500 metri di lunghezza e 25.000 metri quadrati di superficie. L’attuale forma della Fortezza è il risultato dei lavori di ampliamento eseguiti dal 1559, su una preesistente costruzione medievale.
La imponente costruzione è divisa in due parti: una difensiva e l’altra usata a scopo abitativo dai soldati. L’architettura di questa Fortezza abruzzese si basa su una serie di camminamenti, cunicoli, fossati e piazze. La piazza chiamata del “Cavaliere” era adibita a centro di raccolta delle truppe per l’addestramento e l’organizzazione della difesa in caso di attacco. La seconda piazza fungeva da raccolta di acque piovane che alimentavano un grande pozzo-serbatoio. La terza piazza, la più grande e per questo denominata “Gran Piazza”, è situata nella parte più alta e panoramica della Fortezza, a circa 650 metri sul livello del mare.


Castello di Roccascalegna:

Il Castello di Roccascalegna è situato su uno sperone di roccia, una singolare ubicazione che rende ancora più affascinante il luogo. La bellezza di questo Castello, uno dei più conosciuti in Abruzzo, è completata da una lunga e panoramica scalinata che conduce ad un ponte levatoio quindi ad un portone in legno massiccio.
Curiosa la leggenda che accompagna la storia di questo suggestivo Castello. Secondo i racconti, il barone De Corvis, antico padrone del castello e signorotto del circondario, imponeva la regola della “ius primae noctis”: tutte le neo spose erano obbligate a passare la prima notte di nozze al castello, ma non in compagnia dei propri mariti bensì dell’eccentrico barone. Sempre secondo i racconti lo “ius primae noctis” ebbe termine con l’accoltellamento del barone da parte di una sposa ribelle o di un marito geloso travestito da sposa.

 



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