Ricostruzione, il Rotary vuole puntare sul turismo

 

 

 

Il Rotary per lo sviluppo del territorio vuol fare molto di più, così ora punta l’attenzione sul turismo. È quanto emerso nel corso del convegno “Arte e cultura: verso un nuovo Rinascimento”, tema legato alla ricostruzione e al futuro dell’Aquila in occasione dell’apertura del 32° congresso distrettuale rotariano che si conclude oggi. L’evento ha suscitato grande interesse ed è stato organizzato dal Rotary Distretto 2090. Nel corso della riunione, ospitata alla sala congressi dell’hotel Canadian, si è parlato di ricostruzione dell’Aquila facendo più volte riferimento al progetto del Rotary che ha condotto al recupero della Facoltà di Ingegneria, delle prospettive che attendono la città legando il discorso alle ambizioni turistiche. «Bisogna passare dall’industria pesante a quella pensante. L’Italia», ha detto Giovanni Padroni, professore ordinario dell’università di Pisa, «è ricca come nessun altro paese del mondo di beni culturali e di bellezza. Fino ad ora tra questo mondo e quello dell’economia c’erano delle grandi difficoltà. Ora qualcosa sta cambiando, si comincia a pensare che l’Italia può vivere con i biglietti dei musei, ma può utilizzare i beni culturali per creare delle filiere in cui si inseriscono quegli elementi culturali tali da attivare delle industrie collegate. Legare il bene culturale e la bellezza con l’economia credo che sia importante. Il Rotary deve fare un’opera di sensibilizzazione nel territorio affinché questi valori siano compresi e realizzati e deve fornire un aiuto per determinare quel tipo di effetti importanti dal punto di vista economico». E il governatore del Distretto 2090 Sergio Basti si è già mosso in tale direzione con il recupero della Torre a Recanati effettuato grazie al contributo di 21 mecenati coordinati dal Rotary attraverso l’Art bonus. «Potremo utilizzare tale meccanismo per il recupero dell’Aquila», ha aggiunto Basti. «Poi
Italia abbiamo tanti beni che, tramite i club del Rotary, potrebbero essere messi a sistema per fare economia».


 



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