L'ultimo saluto al "Gigante Buono" - il ricordo di Claudio Capodiferro

 

 

Sono tante le persone in fila in Campidoglio per dare l'ultimo saluto a Carlo Pedersoli. La camera ardente, allestita nella Protomoteca, è stata aperta alle 10 e lo sarà fino alle 19. Presenti i familiari, parenti e amici. Davanti alla bara è stata messa una bandiera della S.S.Lazio, squadra di cui era sostenitore. Sopra una cornice con alcune foto dell'attore, tanti mazzi di fiori e anche una scatoletta di fagioli, pasto simbolo degli "spaghetti western" nonché ricordo di uno dei film più amati dai suoi fan "Anche gli angeli mangiano i fagioli". Tra i primi a presentarsi alla camera ardente l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Anche una delegazione di atleti delle Fiamme oro della Polizia è presente alla camera ardente in Campidoglio per Carlo Pedersoli. L'attore è stato campione di nuoto a stile libero e in staffetta nelle Fiamme oro e il primo a scendere sotto il minuto nei cento metri stile libero.

Il sottofondo, nella camera ardente, è sulle note delle colonne sonore dei film che hanno accompagnato la sua carriera fino all'inconfondibile fischio di "Lo chiamavano Trinità".

IL RICORDO DI CLAUDIO CAPODIFERRO

Ricordo che ero piccolino, era Estate ed ero in villeggiatura sul Gran Sasso. Una sera sentii dire che erano stati visti in paese cavalli bellissimi ed un carro western provenienti da Cinecittà. Ci informammo e al mattino seguente mio padre mi portò sul set cinematografico. Riconobbi subito Terence Hill, Stavano girando "Continuavano a chiamarlo Trinità", in una prateria fantastica chiamata "Vado di Sole" con la Catena di Monte Camicia sullo sfondo. Feci tante fotografie e mi intrattenni con il Cast e la Troupe sentendomi uni di loro. Sono certo che la mia passione per il Cinema è nata lì!



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