Recuperata con l'elicottero escursionista ferita sul monte Aquila

 

 

 

In inglese si dice climber, in gergo alpinistico si parla di “voli”, ma in realtà, anche se ben equipaggiati e in totale sicurezza, mentre si scala una parete rocciosa può capitare di perdere un appiglio e di scivolare per qualche metro. È accaduto ieri a una trentacinquenne di Ocre, impegnata nell’arrampicata della falesia di monte Aquila, sul versante aquilano del Gran Sasso. Nella caduta la donna ha battuto violentemente una caviglia su un terrazzino di roccia più sporgente, cosa che le ha impedito di proseguire la scalata. Imbarellata dal medico del Cnsas, presente sul posto insieme a diverse squadre del Soccorso impegnate in un’esercitazione regionale, la donna è stata recuperata dall’elicottero del 118 e trasportata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Le sue condizioni non sono gravi.


 



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