Tornano i briganti a Castel del Monte...

 

 

 

L’ultimo Sabato del mese di Luglio di ogni anno l’Associazione Culturale CastruMontis di Castel del Monte presenta lo spettacolo teatrale itinerante “òme se nasce bregànte se mòre” giunto quest’anno alla sua sesta Edizione.

L'appuntamento di quest'anno è per il 30 Luglio alle ore 21:15 a Castel del Monte.

Questo progetto culturale, insieme ad altre affermate iniziative, punta ad una rivitalizzazione culturale del borgo antico trasformandolo in un vero e proprio palcoscenico. La manifestazione culturale è incentrata sui temi del Risorgimento, che portarono l’Italia ad essere una Nazione, e sulle conseguenti aspettative che, unitamente alle idee e alle imprese di Mazzini e Garibaldi e al raggiungimento dell’Italia Unita, avevano suscitato tra le popolazioni povere e sfruttate dai possidenti terrieri, detentori del potere politico ed istituzionale.

I dialoghi vertono sui temi sociali che alimentarono, spesso in maniera strumentale, il brigantaggio nel Meridione, brigantaggio che già da tempo aveva fatto avvertire la sua presenza con atti di vero e proprio banditismo.

La sceneggiatura si ispira a fatti storici, realmente accaduti in quegli anni a Castel del Monte, Calascio, Barisciano, Carapelle, Castelvecchio Calvisio e a Ofena e documentati da ricerche storiche presso l’Archivio di Stato e da scritti, riflessioni sull’attualità meridionale. Alla sceneggiatura ha anche contribuito la vasta letteratura meridionalistica (da Verga a De Roberto, da Gramsci a Silone a Carlo Levi) che si è sviluppata intorno ai temi sociali e politici che denunciavano le condizioni di estrema miseria delle popolazioni dell’Italia Meridionale, determinando un’arretratezza culturale ed impedendo di fatto lo svilupparsi di energie e progettualità capaci di liberare risorse e di cui ancora oggi si avvertono le conseguenze e che hanno inciso indubbiamente nella mentalità della gente determinando aspetti diversi rispetto alla restante parte d'Italia. La rappresentazione teatrale “òme se nasce bregànte se mòre” si snoda lungo i vicoli e gli slarghi dell’antico borgo, attraverso scene e personaggi interpretati da cittadini comuni che prestano la loro opera volontariamente. I dialoghi sono parte in dialetto, a rappresentare la cultura popolare e il linguaggio della gente comune, parte in lingua italiana perché esprimono concetti che sono alla base di un’analisi socio-politico degli eventi. Per permettere una migliore visione dello spettacolo, gli spettatori sono ammessi a gruppi e ad intervalli regolari.



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