Vento e neve a Campo Imperatore rinviano il parcheggio a pagamento

Il maltempo ha rinviato il debutto del parcheggio a pagamento sul Gran Sasso. Ieri a Campo Imperatore è imperversata una bufera di acqua e neve e il piazzale appariva semivuoto. Oggi, se le condizioni meteo miglioreranno e ci sarà una maggiore affluenza, entreranno in funzione le aree con la sosta regolamentata, dove costerà 5 euro lasciare l’auto o la moto. Intanto, non si placano le polemiche intorno al provvedimento deciso da Comune e Centro Turistico del Gran Sasso per evitare l’occupazione selvaggia in quota. E l’amministratore unico dell’azienda, Fulvio Vincenzo Giuliani, chiarisce che l’obiettivo non è quello di far cassa: «Non si tratta di un’operazione finanziaria», spiega Giuliani, «come ho sentito accusarci da più parti. Abbiamo calcolato che gli introiti ci serviranno per coprire il costo del personale addetto alla sorveglianza e alla regolamentazione dei parcheggi. In realtà il nostro obiettivo è evitare la sosta selvaggia, che nessun può negare nelle giornate di maggiori presenze, e scoraggiare l’uso delle macchine». Anche il sindaco Massimo Cialente è a favore di un maggiore utilizzo della funivia, tanto che le corse verranno aumentate, grazie all’impianto di illuminazione, e in caso di eventi o manifestazioni particolari si potrà riscendere da Campo Imperatore con l’ultima corsa delle 23,30. Il Ctgs è pronto anche a mettere a disposizione un servizio di navette, per trasportare le persone in quota, ma chiede la collaborazione degli altri enti responsabili, Provincia, Parco e Forestale, nel far rispettare i divieti di sosta già esistenti. L’ondata di maltempo che ha scosso l’Abruzzo nelle ultime ore non ha risparmiato il Gran Sasso: venerdì è arrivata una spolverata di neve in alta quota e ieri mattina la tempesta di acqua e neve ha raggiunto anche il piazzale di Campo Imperatore, con vento forte e temperature molto basse: «Monte Aquila era tutto bianco», sottolinea Giuliani, «e sarebbe stato perfido far pagare la sosta ai pochissimi avventori, per lo più addetti ai lavori. Ma non appena il tempo migliorerà, scatterà la regolamentazione che abbiamo previsto». Nel dettaglio, verrà chiuso con una catena l’accesso alle due aree non asfaltate che si trovano accanto alla chiesetta: ci sarà un cartello, ma soprattutto un parcheggiatore, che gestirà l’ingresso e la sosta delle auto, riscuotendo la tariffa unica di 5 euro. L’altra area asfaltata a ridosso della chiesetta sarà invece riservata agli operatori commerciali della zona, agli uomini della Forestale e a coloro che sul Gran Sasso ci lavorano. E a proposito di operatori, è andato su tutte le furie il gestore dell’hotel Campo Imperatore Mario Tommasino, che non sarebbe stato coinvolto nella decisione e ora minaccia denunce. Su Facebook continuano le reazioni: «Quanto turismo mordi e fuggi, che lascia solo immondizia, abbiamo sul Gran Sasso? O le attività ricettive di quella zona (privati) investono, o si deve drenare denaro dagli accessi. Altrimenti la manutenzione con cosa la si garantisce»? E i consigli: «I soldi non si fanno con il parcheggio, quello è un servizio minimo. Ci vogliono idee nuove, divertenti e piacevoli. Magari imparate a copiare tanti posti fantastici del Nord».

di Romana Scopano - da Il Centro -

 



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