Il futuro dello SkyRunning all'ombra del Gran Sasso Dal 29 al 31 luglio i Campionati Mondiali

 

 

Il Gran Sasso d'Italia si veste dei colori dell'iride. Dal 29 al 31 luglio prossimi, infatti, il versante aquilano della più alta vetta appenninica sarà sede del campionato mondiale giovanile di SkyRunning, riservato ad atleti fino ai 23 anni di età. Ai nastri di partenza 9 nazioni espressione del gotha della disciplina (Australia, Giappone, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Sudafrica, Andorra e Svizzera oltre naturalmente all'Italia padrona di casa), per un totale di 60 atleti. Le delegazioni straniere cominceranno ad arrivare sul territorio già martedì prossimo, quando sarà attesa la rappresentanza andorrana. Per il Vice Presidente della Federazione Italiana di SkyRunning, l'aquilano Cristiano Capente, la tre giorni rappresenterà il coronamento di un lungo percorso durato tre anni e passato anche attraverso un primo vaglio operativo della località ospitante. Esame (poi superato in maniera brillante) risalente ad agosto dello scorso anno, quando il Gran Sassi fu palcoscenico di un Test Event di rilevanza internazionale. E come nel 2015, anche nel corso del mondiale gli atleti si cimenteranno in due distinte discipline. Si tratta, nel dettaglio, del Chilometro Verticale e della SkyRace. Nel primo caso i concorrenti si daranno battaglia in un'ascesa continua con dislivello netto di mille metri, mentre la seconda competizione prevederà uno sviluppo di 21 km in alta quota. Prevista anche una classifica combinata la quale premierà l'atleta (e la Nazione) che si meglio distinguerà nell'ambito delle due prove. Importante sarà anche il contributo del Parco Gran Sasso Laga e dell'Università degli Studi di L'Aquila. Nel caso dell'Ateneo cittadino, l'ambito agonistico si legherà con quello della ricerca scientifica. Personale specializzato effettuerà piccoli prelievi di sangue agli atleti sia prima che dopo la gara per studiare al meglio il metabolismo delle ossa in condizioni di sforzo. Per farlo ci si baserà sulla concentrazione di lipocaina rilevata nel flusso ematico. Protocollo innovativo e che potrebbe avere riverberi positivi nell'ambito della farmacologia.

da laqTv



 



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